Tradizione e fede religiosa: torna il presepe vivente a Sant'Elia
BRINDISI - Dopo tre anni di chiusura per l'emergenza sanitaria, riaprono le porte di un prezioso scrigno di arte, cultura e fede. Si tratta del presepe vivente della parrocchia di Cristo Salvatore al quartiere Sant'Elia di Brindisi, giunto alla sua dodicesima edizione.
Questa iniziativa nasce dal desiderio di una comunità di presentare il mistero dell'incarnazione. Così come San Francesco inventò il primo presepe a Greccio 800 anni fa, animando la notte di Natale con gli abitanti della città, allo stesso modo la parrocchia di Cristo Salvatore si trasforma in un grande presepe vivente. A partire dal 25 dicembre piccoli, adulti ed anziani si impegneranno ad offrire agli ospiti un'esperienza spirituale e di fede molto particolare.
I costumi sono stati ideati e cuciti nella sartoria parrocchiale, che diventa in questo periodo laboratorio educativo per ragazzi e adulti. Il presepe vivente è realizzato nei sottorranei della chiesa e porta i visitatori ad immergersi profondamente nell'epoca di Gesù passando lungo il percorcorso, da Gerusalemme a Betlemme.
Attraverso la cura dei particolari, la ricerca degli utensili, dei luoghi appositamente creati e animati dai figuranti, con costumi fedeli a quel periodo storico, si coglie l'armonia di una comunità che vuole evangelizzare anche attraverso un segno, un admirabile signum (mirabile segno) come lo chiama papa Francesco, così semplice ma tanto efficace com'è il presepe.