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Domenica, 28 Aprile 2024
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"E ora Formica Ambiente continuerà a funzionare con meno vincoli di prima"

Che l'ordinanza del Tar di Lecce sul caso Formica Ambiente non sia una vittoria del Comune di Brindisi lo hanno spiegato ulteriormente in serata i legali dell'azienda proprietaria della discarica, illustrando l'effetto delle ultime cinque righe del provvedimento cautelare

BRINDISI – Che l’ordinanza del Tar di Lecce sul caso Formica Ambiente non sia una vittoria del Comune di Brindisi lo hanno spiegato ulteriormente in serata i legali dell’azienda proprietaria della discarica, illustrando l’effetto delle ultime cinque righe del provvedimento cautelare, che produce quasi un paradosso, vale a dire la possibilità per Formica Ambiente di continuare a funzionare, e con meno vincoli di prima.

Cosa dice il Tar: “Ritenuto, per altro verso, che l’art. 29 octies del decreto legislativo 152/2006, nell’attuale formulazione, pur disciplinando solo l’ipotesi del riesame, parrebbe concretare una regola esaustiva che non può non ricomprendere anche l’ipotesi del rinnovo e quindi assicurare in questa situazione la garanzia di continuità dell’esercizio imprenditoriale, specie quando siano stati osservati i termini procedurali vigenti al momento della presentazione dell’istanza di rinnovo”.

Per gli avvocati Pietro e Stefano Quinto tutto è chiarissimo:  “Il Tar di Lecce ha chiarito che deve comunque essere garantita la continuità dell’esercizio imprenditoriale della Formica Ambiente che ha sempre agito nel rispetto delle procedure e non può quindi subire gli effetti pregiudizievoli di un inadempimento ascrivibile ad altre amministrazioni”.

“In particolare il Comune di Brindisi – proseguono gli avvocati - aveva contestato l’autorizzazione rilasciata a Formica Ambiente dalla Regione Puglia sostenendo che la stessa non potesse essere concessa a causa della mancata redazione da parte di Arpa Puglia del documento di valutazione del danno sanitario previsto dalla legge regionale 21/2012”.

“Il Tar ha rilevato che l’omissione di detto adempimento da parte di Arpa Puglia, correlato alla tutela dell’ambiente, impedisce il rilascio di nuove autorizzazioni integrate ambientali ma, allo stesso tempo, per la ipotesi in cui, come è accaduto per Formica Ambiente, l’istanza di rinnovo sia stata proposta tempestivamente, deve essere garantita la continuità dell’esercizio imprenditoriale sulla base del precedente titolo autorizzativo che conserva validità fino a quando gli organi competenti non provvederanno a redigere la Valutazione di danno sanitario”.

Il risultato è paradossale convengono i due legali di Formica Ambiente, “in quanto finisce per consentire la prosecuzione dell’attività sulla base di un’autorizzazione più permissiva per il gestore, quella del 2008, rispetto a quella da ultimo rilasciata dalla Regione nel 2014 che conteneva un gran numero di prescrizioni a tutela dell’ambiente”.

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