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Alga tossica al top nel Barese

BARI – Con i rilievi effettuati da Arpa Puglia nella prima quindicina di agosto, si spostano sul rosso, e cioè su “molto abbondante”, il livello massimo, le concentrazioni di Ostreopsis ovata in alcune stazioni di monitoraggio lungo le coste della regione. La situazione di allarme è quella (come evidenziato dalla tabella qui allegata) di Bisceglie, Molfetta e Bari Lido Trullo. Il livello “abbondante” è stato toccato a Porto Badisco – Scalo di Enea (Lecce).

BARI – Con i rilievi effettuati da Arpa Puglia nella prima quindicina di agosto, si spostano sul rosso, e cioè su “molto abbondante”, il livello massimo, le concentrazioni di Ostreopsis ovata in alcune stazioni di monitoraggio lungo le coste della regione. La situazione di allarme è quella (come evidenziato dalla tabella qui allegata) di Bisceglie, Molfetta e Bari Lido Trullo. Il livello “abbondante” è stato toccato a Porto Badisco – Scalo di Enea (Lecce). Ma anche a sud del capoluogo di regione, sino a Torre a Mare, in questi giorni concentrazioni in aumento e segnalazioni di febbre e disturbi tra i bagnanti.

Il monitoraggio delle prime due settimane di agosto nel sito a 500 metri a sud dalla fogna cittadina di Bisceglie (Ba) ha segnalato ben 5.721.587 cellule di Ostreopsis per litro sul fondo, e 565.463 nella colonna d’acqua. A Molfetta prima cala la concentrazione misurata è stata di 2.051.268 di cellule sul fondo e 58.400 nella colonna d’acqua. I valori sul fondo a Bari Lido Trullo sono stati di 289.200 cellule per litro, mentre a Porto Badisco hanno toccato quota 103.171.

A Forcatella (Fasano) sul fondo la concentrazione di Ostreopsis ovata sale da “scarsa” a “modesta presenza”. Stesso livello a Baia d’Argento (Taranto). Concentrazioni insignificanti o scarse nel Gargano e nelle altre stazioni lungo le coste pugliesi. I picchi dei primi 15 giorni di agosto sono dovuti alla fioritura dell’Ostreopsis ovata ( che avviene solitamente nel periodo luglio-agosto), condizionata da temperatura dell’acqua ed elevati livelli di impatto antropico (scarichi, fosfati).

La tendenza potrebbe essere quella di una estensione del fenomeno nelle zone più esposte. Ieri infatti la Capitaneria di Porto di Bari è intervenuta nelle acque costiere a nord di Giovinazzo, quindi a ridosso dell’area attualmente più a rischio (zona Trincea), dove sono stati segnalati e raccolti una ventina di polpi morti per cause da accertare.

Le morie di molluschi e cefalopodi, come avvenuto a Fasano nel 2009, possono essere uno dei segnali di rilascio di pali tossine dall’Ostreopsis ovata, letali per la fauna bentonica e per specie come i ricci di mare. A Fasano il sindaco all’epoca emise un’ordinanza che vietò vendita e consumo dei ricci dal settembre al gennaio successivo, quando le concentrazioni di Ostreopsis tornarono alla normalità.

Sull’uomo le palitossine possono causare sintomi come quelli dell’influenza, anche con febbre, o come la gastroenterite, a seconda se l’assimilazione avviene per via respiratoria attraverso l’aerosol marino, o attraverso l’alimentazione. L’Ostreopsis, un’alga di colore bruno, è arrivata nel Mediterraneo da mari tropicali e subtropicali, e le prime avvisaglie dei suoi effetti collaterali – quando le concentrazioni sono massime – si sono avute nel 2001 in Liguria, ma anche in Puglia.

Tabella Ostreopsis 1-15 agosto

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