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Sabato, 27 Aprile 2024
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Dopo la vittoria di Pirro al Tar, Consales si accorge che la discarica funziona ancora

Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, si accorge che le attività della discarica di Formica Ambiente sono in pieno svolgimento, e che l'accoglimento del suo ricorso da parte del Tar di Lecce ad altro non è servito che a sospendere sino all'udienza di merito dell'8 ottobre prossimo il rinnovo dell'Autorizzazione integrata ambientale all'impianto

BRINDISI – Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, si accorge che le attività della discarica di Formica Ambiente sono in pieno svolgimento, e che l’accoglimento del suo ricorso da parte del Tar di Lecce ad altro non è servito che a sospendere sino all’udienza di merito dell’8 ottobre prossimo il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale all’impianto, quindi solo a rimuovere i vincoli imposti dalla Regione e non a sospendere l’operatività dell’impianto che ora procede allegramente con le prescrizioni del 2008. Una vittoria di Pirro, o un effetto-paradosso, avevano subito rilevato gli avvocati di Formica Ambiente, Pietro e Stefano Quinto. Consales ora vuole correre ai ripari e che fa? Diffida la Regione Puglia a bloccare subito le attività in corso.

La faccenda sembra complicata, ma non lo è affatto. Ciò non di meno le cose vanno riepilogate per chiarezza. Il Comune di Brindisi aveva contestato l’autorizzazione rilasciata a Formica Ambiente dalla Regione Puglia, sostenendo che mancava il documento di Valutazione del danno sanitario che avrebbe dovuto predisporre Arpa Puglia, atto previsto dalla legge regionale 21/2012. “Il Tar ha rilevato che l’omissione di detto adempimento da parte di Arpa Puglia, correlato alla tutela dell’ambiente, impedisce il rilascio di nuove autorizzazioni integrate ambientali ma, allo stesso tempo, per la ipotesi in cui, come è accaduto per Formica Ambiente, l’istanza di rinnovo sia stata proposta tempestivamente, deve essere garantita la continuità dell’esercizio imprenditoriale sulla base del precedente titolo autorizzativo che conserva validità fino a quando gli organi competenti non provvederanno a redigere la Valutazione di danno sanitario”, avevano commentato gli avvocati di Formica Ambiente dopo l’ordinanza del Tar.

Il sindaco di Brindisi, Mimmo ConsalesPertanto il risultato del ricorso del sindaco è paradossale, “in quanto finisce per consentire la prosecuzione dell’attività sulla base di un’autorizzazione più permissiva per il gestore, quella del 2008, rispetto a quella da ultimo rilasciata dalla Regione nel 2014 che conteneva un gran numero di prescrizioni a tutela dell’ambiente”. Insomma, e adesso dovrebbe metterci una pezza la Regione Puglia, rischiando a sua volta una azione giudiziaria da parte di Formica Ambiente? Ma Consales, che ha inviato la sua nota di diffida (per conoscenza) anche ad Arpa, Asl Brindisi, magistratura e Provincia, sembra non aver colto la situazione.

“In caso di inottemperanza entro il termine di trenta giorni, l’amministrazione comunale si vedrà costretta ad agire in tutte le sedi giudiziarie ed amministrative per salvaguardare e tutelare il diritto alla salute ed all’ambiente della cittadinanza interessata. Va ricordato che il Tar di Lecce, su richiesta del Comune di Brindisi, con ordinanza del 22 maggio 2014, ha sospeso l’efficacia del provvedimento di rinnovo dell’Aia da parte della Regione Puglia. Ciò nonostante, risulta che presso la discarica si stia continuando a svolgere, anche in questi giorni, attività di smaltimento di rifiuti. Da qui la decisione del sindaco Consales di inviare l’atto di diffida alla Regione Puglia”, recita infatti una nota del Comune.

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