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Eolico off-shore Brindisi, la Consulta: "Decida il governo"

ROMA - La Corte costituzionale si è pronunciata sulla contesa tra Regione Puglia e governo nazionale sulle competenze in materia di Valutazione di impatto ambientale (Via) per i campi eolici off-shore, e quindi anche su quello che la Trevi Energy intende realizzare davanti alla costa tra Cerano e Casalabate. La Corte ha deciso che non spettava e non spetta alla Regione Puglia, ma al governo, «indire una conferenza di servizi per la valutazione di impatto ambientale» del progetto trevi Energy, al largo delle coste tra Brindisi e Lecce, e presentato il 16 gennaio 2008.

ROMA - La Corte costituzionale si è pronunciata sulla contesa tra Regione Puglia e governo nazionale sulle competenze in materia di Valutazione di impatto ambientale (Via) per i campi eolici off-shore, e quindi anche su quello che la Trevi Energy intende realizzare davanti alla costa tra Cerano e Casalabate. La Corte ha deciso che non spettava e non spetta alla Regione Puglia, ma al governo, «indire una conferenza di servizi per la valutazione di impatto ambientale» del progetto trevi Energy, al largo delle coste tra Brindisi e Lecce, e presentato il 16 gennaio 2008.

La Consulta ha accolto il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per violazione delle «attribuzioni statali in materia di tutela dell'ambiente e di produzione, trasporto e distribuizione dell'energia» e ha così annullato la nota regionale sulla Via per il progetto della società Trevi Energy. I giudici hanno riscontrato che al momento della presentazione del progetto per il campoeolico off-shore la competenza sulla Via era statale.

La Corte Cosatituzionale ha dichiarato anche inammissibile, perchè depositato oltre il termine di 20 giorni dalla notificazione del ricorso, l'atto di costituzione della Regione Puglia. L'Avvocatura dello Stato, sulla vicenda dei dubbi interpretativi dopo una modifica della disciplina della Via, aveva proposto senza esito alla Regione Puglia di risolvere la questione nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni.Trevi Energy, che fa capo al vice presidente nazionale di Confindustria, Cesare Trevisani, ad aprile ha rinunciato formalmente al campo eolico off-shore nel Golfo degli Angeli, fortemente avversato in Sardegna anche dalla Regione, oltre che dai movimenti ambientalisti locali.

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