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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ambiente

"Faggiani per i cacciatori”: è polemica

BRINDISI - Legambiente critica la Provincia di Brindisi per aver autorizzato l'immissione nel territorio di 770 fagiani proprio alla vigilia della stagione venatoria. A farsi portavoce della protesta è il presidente del circolo "Tonino Di Giulio”, Fabio Mitrotti: «Apprendiamo che la Provincia di Brindisi, con determina dirigenziale n. 1566 del 28 agosto scorso, autorizza l’ATC BR/A, per il 31 agosto 2012 (4 giorni dopo la determina!), all’immissione di n. 770 fagiani. Ci pare alquanto strano che si autorizzi in tutta fretta l’immissione della suddetta specie il giorno prima dell’inizio dell’attività venatoria in Puglia. La caccia, infatti, è aperta in Puglia dal 1 settembre 2012. È vero che il fagiano può essere ufficialmente cacciato “solo” a partire dal 3 ottobre prossimo, ma non può accadere che qualche doppietta possa già “involontariamente” colpire prima?».

BRINDISI - Legambiente critica la Provincia di Brindisi per aver autorizzato l'immissione nel territorio di 770 fagiani proprio alla vigilia della stagione venatoria. A farsi portavoce della protesta è il presidente del circolo "Tonino Di Giulio”, Fabio Mitrotti: «Apprendiamo che la Provincia di Brindisi, con determina dirigenziale n. 1566 del 28 agosto scorso, autorizza l’ATC BR/A, per il 31 agosto 2012 (4 giorni dopo la determina!), all’immissione di n. 770 fagiani. Ci pare alquanto strano che si autorizzi in tutta fretta l’immissione della suddetta specie il giorno prima dell’inizio dell’attività venatoria in Puglia. La caccia, infatti, è aperta in Puglia dal 1 settembre 2012. È vero che il fagiano può essere ufficialmente cacciato “solo” a partire dal 3 ottobre prossimo, ma non può accadere che qualche doppietta possa già “involontariamente” colpire prima?».

Legambiente contesta anche la tempestività dell'atto: «La cosa appare tanto più strana se si considera il fatto che una Determina dirigenziale resti visibile al pubblico per un periodo di tempo così limitato, rischiando di non dare la possibilità, a chi è interessato, di consultare gli atti e fare eventuali osservazioni. Si chiede pertanto all’Ente di fornire le spiegazioni del caso e di bloccare l’esecutività dell’atto consentendo i termini di legge all’accesso e alla partecipazione del procedimento amministrativo».

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