Enel a Biella: «Sarà una partita dura»
BRINDISI - Anche nella conferenza stampa di fine anno, vertici e coach dell'Enel Basket Brindisi tengono fede al refrain che ci accompagnerà per tutto il campionato: l'obiettivo resta la salvezza, quel che arriva in più è ben accetto. A cominciare da una vittoria in trasferta a Biella. Ma l'incontro con i giornalisti è servito anche a presentare la nuova sciarpa dell'Enel ed il calendario realizzato per raccogliere fondi in favore dell'Associazione italiana persone down, che ha al suo interno delle foto molto belle realizzate da Fotofficine.
BRINDISI - Anche nella conferenza stampa di fine anno, vertici e coach dell'Enel Basket Brindisi tengono fede al refrain che ci accompagnerà per tutto il campionato: l'obiettivo resta la salvezza, quel che arriva in più è ben accetto. A cominciare da una vittoria in trasferta a Biella. Ma l'incontro con i giornalisti è servito anche a presentare la nuova sciarpa dell'Enel ed il calendario realizzato per raccogliere fondi in favore dell'Associazione italiana persone down, che ha al suo interno delle foto molto belle realizzate da Fotofficine.
La conferenza è stata aperta dal presidente Nando Marino: «Dal giugno 2011 abbiamo fatto tanta strada, affidandoci ad esperti del settore come Piero Bucchi, Alessandro Giuliani e Santi Pugliesi. Il problema è che in questo settore non sai mai dove finiscono le spese, ma grazie al main sponsor Enel, agli altri sponsor e al sostegno dei soci e del nostro pubblico, riusciamo a programmare qualcosa di bello e interessante».
Di certo, da qui alla fine del girone di andata, si capirà il vero potenziale di Brindisi: lotta per la promozione o speranza di entrare nell'olimpo del basket italiano. Lui, ovviamente, frena: «Abbiamo davanti partite molto dure. Inizia una terza fase del campionato, fino alla sosta per la Coppa Italia: saranno un mese e mezzo-due mesi durissimi. Non siamo eccitati o esaltati, ma accorti e attenti. Qualcuno oggi pensa che siamo dei fenomeni, ma non lo siamo. Tutti le altre società stanno migliorando e prendono nuovi giocatori. Io sono contrari a nuovi arrivi, perché stiamo vincendo, c'è una buona armonia nello spogliatoio e quindi non sento la necessità di apportare cambiamenti alla squadra. Se riusciamo a capitalizzare delle vittorie, possiamo pensare anche ad altri obiettivi più sereni».