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Nella lavanderia una serra da sballo: sanvitese nei guai

SAN VITO dei NORMANNI - Nella lavanderia le piantine. In casa le dosi. Una coltivazione “da sballo”, curata a dovere e destinata a fruttare buoni guadagni. A scoprire il covo “allucinogeno” sono stati i carabinieri del Norm della Compagnia di San Vito dei Normanni, a margine di una specifica azione investigativa che ha consentito di porre fine alla fiorente attività illecita. Nei guai, per coltivazione illegale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è finito così un quarantottenne del posto: Luigi Vita, già noto alle forze dell’ordine.

SAN  VITO dei NORMANNI - Nella lavanderia le piantine. In casa le dosi. Una coltivazione “da sballo”,  curata a dovere e destinata a fruttare buoni guadagni. A scoprire il covo “allucinogeno” sono stati i carabinieri del Norm della Compagnia di San Vito dei Normanni, a margine di una specifica azione investigativa che ha consentito di porre fine alla fiorente attività illecita. Nei guai, per coltivazione illegale e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è finito così un quarantottenne del posto: Luigi Vita, già noto alle forze dell’ordine.

Durante il blitz ed a seguito delle successive perquisizioni, il personale dell’Arma ha trovato e posto sotto sequestro circa 1 chilo e 300 grammi di marijuana. Settecento grammi di droga erano già suddivisi in dosi. Non Solo. Gli stessi militari hanno inoltre scoperto e posto sotto sequestro 70 piante di canapa indiana dall’altezza media di 10 centimetri, tre bilancini di precisione nonché materiale vario tipo per confezionamento dosi.

L’operazione del personale dell’Arma è scaturita a conclusione di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati concernenti la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Una zona non facilmente raggiungibile, quella sulla quale i militari hanno posto le loro attenzioni seguendo i movimenti e le tracce dell'uomo, pedinato e tenuto a lungo sotto controllo. Ad insospettire i carabinieri, i continui spostamenti di Vita dalla sua abitazione, nel centro di San Vito, presso una casa rurale, sempre di sua proprietà. Ed è qui che coltivava la marijuana, all’interno del vano lavanderia, adibito alla coltivazione della droga.

Vita è stato tratto in arresto in flagranza. Quando i carabinieri, nella serata di ieri, hanno fatto irruzione nel piccolo podere, l’uomo era intento a curare le sue “creature”: un “vivaio” che una volta maturato gli avrebbe fruttato una discreta sommetta. Gli inquirenti non hanno dubbi in merito alle prospettive dell’attività illecita messa su da Vita. E c’è di più, a conferma e a supporto delle ipotesi investigative. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, effettuata presso l’abitazione dell’uomo,  i militari hanno rinvenuto altra droga e gli arnesi per il confezionamento della stessa.

Attraverso gli elementi acquisti nel corso del bltiz è stato possibile accertare che la coltivazione in questione era stata messa su proprio dal quarantottenne sanvitese, finito agli arresti domiciliari.

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