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Sabato, 27 Aprile 2024
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Otto nuovi soci portano sangue fresco alla New Basket Brindisi

BRINDISI - Finisce l’era di Massimo Ferrarese padre-patron della New Basket Brindisi. Da oggi, anche se l’atto davanti al notaio sarà formalizzato nei prossimi giorni, la società ha una base più ampia e variegata. I nomi dei nuovi soci li ha ufficializzati lo stesso Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi e imprenditore, nel corso di un’affollatissima conferenza stampa che si è svolta alle 12 nell’hotel Orientale: dentro i tifosi del basket, sorridenti per le novità in arrivo; fuori gli ultras del calcio, silenziosi, con lo striscione “Il Brindisi non deve morire”.

BRINDISI - Finisce l’era di Massimo Ferrarese padre-patron della New Basket Brindisi. Da oggi, anche se l’atto davanti al notaio sarà formalizzato nei prossimi giorni, la società ha una base più ampia e variegata. I nomi dei nuovi soci li ha ufficializzati lo stesso Ferrarese, presidente della Provincia di Brindisi e imprenditore, nel corso di un’affollatissima conferenza stampa che si è svolta alle 12 nell’hotel Orientale: dentro i tifosi del basket, sorridenti per le novità in arrivo; fuori gli ultras del calcio, silenziosi, con lo striscione “Il Brindisi non deve morire”.

I soci - Entrano nella società per azioni, con quote più o meno paritarie (intorno ai 100mila euro) il cantante e produttore di vino Albano Carrisi, gli imprenditori del settore costruzioni Francesco Perrino, Nico Carparelli, Luigi Bagnato e Carmelo De Nitto. Entrano anche Teodoro Grasso (amministratore di un’impresa impegnata nel settore aeronautico, la Ias), Nando Marino (Emmeauto) e l’imprenditore Vincenzo Leo. Saranno soci, oltre che di Ferrarese, anche di Antonio Corlianò (presidente dimissionario), Giuseppe Marinò (vicepresidente e presidente di Confindustria Brindisi) e Sergio Ciullo (dirigente). Domani dovrebbe avere luogo un incontro per decidere i nuovi incarichi dirigenziali.

Mea culpa - «Si tratta di amici che hanno sempre sostenuto la squadra e che oggi hanno deciso di far parte della società. Mi hanno fatto capire che la passione del basket non ha contagiato solo me, ma molti altri amici», ha detto Ferrarese, che è tornato sulla retrocessione in Legadue: «Siamo stati sfortunati, ho sbagliato a non occuparmi del basket, ma sapete che l’incarico istituzionale che ricopro non me lo permette. La colpa di quello che è accaduto è mia e di nessun altro. In sei anni abbiamo fatto tanti passi avanti, quest’anno ne abbiamo fatto uno indietro. Ma il bilancio ad oggi è più che attivo».

Obiettivi - «Vogliamo fare meglio e di più», ha concluso Ferrarese, «ma continuo a ribadire che ci serve un palasport da 5/6000 posti. Però a quello non posso pensare io». Evidente la stoccata all’amministrazione comunale. Tra i nuovi soci, i più “carichi” sono apparsi Al Bano e Marino. Il primo ha detto che «dopo tanti successi c’è spesso il bisogno di una tregua, una sana tregua, che a noi servirà a capire come si vive in serie A». Nando Marino, da appassionato di sport e di basket, ha voluto mandare un segnale importante: «Facciamo un grande in bocca al lupo all’Ostuni Basket, affinché il prossimo campionato di Legadue possa avere un derby fantastico».

Il calcio - Ai tifosi in attesa di sapere come andrà a finire la Pupino-Story, Ferrarese ha mandato un segnale preciso: «Cercherò di fare qualcosa per salvare il calcio. Ma devo dire che il bilancio della nostra società è chiaro e trasparente, peraltro controllato ogni 3 mesi. Altrove non è così. E questo allontana potenziali investitori».

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