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Consales sembra peggio di Priebke: in arrivo altri cinque avvisi di garanzia

Falsa testimonianza, abuso di saluto, circonvenzione di minore, interruzione di pubblico servizio, e perfino l'associazione a delinquere per aver tentato di ricostituire la Scu, la Sagra della Cozza Unta. Per Consales le cose si mettono davvero male.

BRINDISI – L’inchiesta sulla vendita delle quote societarie del Brindisi Calcio non sarà l’ultima a veder coinvolto il sindaco Mimmo Consales. Stando a quanto risulta a Satyricon, infatti, il primo cittadino sarebbe coinvolto in almeno altre cinque indagini, alcune delle quali ipotizzano reati davvero gravi. Eccole.

Abuso di saluto. Consales è indagato dalla procura distrettuale antimafia per aver detto “Buongiorno” ad una anziana coinquilina incontrata nell’androne delle scale. «Siccome erano da poco passate le 13, il sindaco avrebbe dovuto dire “Buonasera”, o tutt’al più “Buon pomeriggio”», ha dichiarato la signora alla Digos. Ferma la replica del sindaco: «La prossima volta saluterò quella vecchia baldracca in una maniera sicuramente più appropriata».

Circonvenzione di minore. Questa è forse l’accusa più pesante e inaspettata per Consales. L’increscioso episodio sarebbe avvenuto la scorsa estate, in spiaggia. Ad un bambino abbastanza vivace che gli chiedeva se in mare ci fossero le pietre, il sindaco avrebbe risposto: «No, piccino, non ce ne sono più, perché il centrosinistra ha tolto tutte le pietre dal mare, vai tranquillo, anzi, fai come me quando ero piccolo, entra in acqua correndo e tuffati con una capriola». Il piccino si fidò, ignaro di avere a che fare con un pericoloso rappresentante della vecchia politica, e ne pagò le conseguenze, graffiandosi l’alluce e schiacciando un riccio con il tallone destro.

Associazione a delinquere. Accusa pesante ma supportata da scarse prove. I carabinieri ipotizzano che Consales, in combutta con il pericoloso mesagnese Cosimo Saracino e con il sampietrano Pino Romano (entrambi noti alle forze dell’ordine perché, pur dotati di cervello, risultano affiliati o vicini al Pd) stessero tramando per ridare vita alla Scu: Sagra delle Cozza Unta. Per essere certi della buona riuscita dell’iniziativa, i tre avevano chiesto la consulenza di un sicario di lungo corso, il celebre Pino De Luca, che di cozze in vita sua ne ha fatte fuori parecchie, peraltro usando sempre e solo le sue mani. Mancano però le prove, cioè le cozze fresche. «Com’è possibile – ha tuonato il magistrato – io di cozze a Brindisi ne vedo in giro tantissime!».

Interruzione di pubblico servizio. È l’accusa più infamante, perché giunge direttamente da uno york-shire, che ha denunciato il sindaco per gli orari di apertura dei dog park. «Le due strutture chiudono alle 22, ma a me prima delle 23 non viene nessuno stimolo. La devo fare per strada?». Consales, che la sa lunga più di D'Attis, ha trasformato il problema posto dal cagnolino in una opportunità: sabato prossimo aprirà a Brindisi la prima farmacia per animali.

Falsa testimonianza. Il sindaco era noto per essere un fervente fedele, ma l’opposizione lo ha stanato. All’ultima messa cui ha presenziato, il primo cittadino, forse perché impegnato a controllare la posta elettronica sul suo iPad, non si è battuto il pugno sul petto mentre il parroco diceva “per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa…”. Sputtanato dal centrodestra con la consueta conferenza stampa, Consales si è difeso attaccando: «Don Giuseppe lo sa che la colpa non può essere mia, semmai è di chi ha governato questa città per sette anni».

 

Se non ve ne siete accorti (in tal caso siete meritevoli di diventare lettori di ben altre testate...), avete appena letto un articolo di satira: persone e fatti raccontati in queste righe sono frutto della fantasia dell'autore, che evidentemente non aveva altro a cui pensare.

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