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Domenica, 28 Aprile 2024
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In principio fu Mennitti, poi venne la Baldassarre: trionfa la Cultura

Aveva ragione Roberto Fusco, qualche mese fa, a dire che l’effetto dell’amministrazione Mennitti l’avremmo visto nei mesi e negli anni a venire. Aveva ragione, l’avvocato, ma nessuno aveva letto nella sua profezia un pericolo imminente. Oggi, a un anno dalle dimissioni dell’ex sindaco, l’effetto Mennitti si svela in tutta la sua portata. È il trionfo della Cultura. Quella più elitaria.

Aveva ragione Roberto Fusco, qualche mese fa, a dire che l’effetto dell’amministrazione Mennitti l’avremmo visto nei mesi e negli anni a venire. Aveva ragione, l’avvocato, ma nessuno aveva letto nella sua profezia un pericolo imminente. Oggi, a un anno dalle dimissioni dell’ex sindaco, l’effetto Mennitti si svela in tutta la sua portata. È il trionfo della Cultura. Quella più elitaria.

Il primo segnale di cambiamento epocale lo ha dato la vicesindaca Paola Baldassarre, con l’ormai storico editto del Balsamo del Nazareno, emanato in una memorabile puntata di Porta a Porta. Tracciata la via, tutta la città si è adeguata al Verbo. Tanto che a Maurizio Ciccolella è bastato cambiare il nome dell’estate brindisina in Culturamiamo per assicurarsi l’incarico.

Seguendo il dettato cattolicheggiante della Baldassarre, i fondatori della onlus per raccogliere fondi per le ragazze del Morvillo hanno pensato di usare il nome “la Rosa di Jerico“. «Io conosco solo Rosa Di Giulio e Rosetta del forno di via Indipendenza, ha esclamato Lino Luperti in giunta: «Chi sarebbe questa Rosa di Jerico?». Sconfortata, la Baldassarre, sostenuta da Marika Rollo e Carmela Lo Martire, ha fatto in tempo a sospirare un «come siamo antropologicamente diversi…», prima di cadere nella braccia del sindaco Consales.

Fiutata l’aria, e per darsi delle arie, anche l’assessore Antonio Giunta ha proposto un nome altisonante per la Fondazione Antiracket: «A questo punto, visto che abbiamo la Rosa di Jerico, io la chiamarei The Joshua Tree, come l’unico disco originale che ho comprato. Era fantastico». Udita la bestemmia, la Baldassarre esalò l’ultimo sospiro, prima di assopirsi nel lungo sonno del Nazareno.

Cultura ed ecumenismo spinto sono alla base anche dei progetti del fu-presidente della Provincia Massimo Ferrarese, che durante la cerimonia di chiusura delle olimpiadi di Londra, con accanto la regina Elisabetta ed il fido Ciro Argese, annuncerà al mondo intero le dimissioni dalla fu-Provincia di Brindisi per annunciare la sua candidatura all’Onu: «Il mondo ha bisogno di me, il Signore Onnipotente Nuccio della Rovere, Dio dell’autoscuola, mi è comparso in sogno ieri e mi ha convinto ad agire. Sic tramunti gloria sciroc!».

«Ci illumini Presidente, cosa vuol dire», gli chiederanno in ginocchio il cronista di un famoso giornale brindisino ed il redattore di una televisione locale. Ed Egli annuncerà la buona novella: «Sic tramunti gloria sciroc: se cala la tramontana arriva lo scirocco».

Anche al PalaPentassuglia si stanno adeguando alle nuove tendenze clerical-culturali. Il vicepresidente Nando Marino ha firmato un protocollo d’intesa con i club ultrà: non si potranno più cantare cori squallidi come “Ostunese pezzo di merda”, ma solo elogi e inviti politically-correct del tipo “Ostunese siediti a terra”. E prima di ogni partita, al posto del noioso inno di Mameli, Antonio Corlianò, Pino Marinò e Al Banò declameranno versi di Pablo Neruda e Gino Vitali.

Perfino la nostra Maristella De Michele è rimasta folgorata sulla via di Damasco. Durante le ferie, dopo aver letto e riletto la Bibbia e dopo aver imparato a memoria tutte le lettere dei Tessalonicesi ai Filippesi, stava pensando di scrivere il libro “Le ultime lettere dei latianesi ai cegliesi”. Poi ha incontrato uno psicologo e da quest’incontro è nata una intervista sul sesso come antidoto antistress. Lo scritto è divenuto in pochi secondi un best-seller da spiaggia: da alcune ore centinaia di donne brindisine cercano di far leggere l’intervista ai loro mariti, nella speranza che lo leggano, e soprattutto che lo capiscano.

Ma oggi c’è la finale olimpica dei 100 metri con Usain Bolt, e domani le finali di nuoto e tiro al piattello. Lo stress delle mogli può attendere.

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