rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
scuola

Scuole, la mappa della protesta

BRINDISI – La mobilitazione degli istituti secondari d’Italia è partita oggi. Nove sono le scuole della provincia di Brindisi ad aver dato inizio ad autogestioni, occupazioni e la co-gestioni, in attesa anche dello sciopero internazionale europeo contro le politiche di austerity del 14 novembre prossimo. Una settimana (12-17 novembre) in cui, si discuterà sulla nuova proposta di privatizzazione da parte del governo, diritto allo studio, edilizia scolastica e tanti altri temi ardenti che negli ultimi mesi hanno dato vita ad una vera rivolta studentesca. Intanto, il ministro dell’istruzione Francesco Profumo, ha annunciato di voler ridurre a 4 anni la scuola secondaria.

BRINDISILa mobilitazione degli istituti secondari d’Italia è partita oggi. Nove sono le scuole della provincia di Brindisi ad aver dato inizio ad autogestioni, occupazioni e la co-gestioni, in attesa anche dello sciopero internazionale europeo contro le politiche di austerity del 14 novembre prossimo. Una settimana (12-17 novembre) in cui, si discuterà sulla nuova proposta di privatizzazione da parte del governo, diritto allo studio, edilizia scolastica e tanti altri temi ardenti che negli ultimi mesi hanno dato vita ad una vera rivolta studentesca. Intanto, il ministro dell’istruzione Francesco Profumo, ha annunciato di voler ridurre a 4 anni la scuola secondaria.

Liceo Classico Marzolla di Brindisi, Liceo Scientifico Fermi di Brindisi, Liceo Scientifico Monticelli di Brindisi, Liceo Psico Pedagogico E. Palumbo di Brindisi, Itis Majorana di Brindisi, Itis G. Giorgi, Itc Flacco-Marconi-Belluzzi di Brindisi, Liceo Pepe-Calamo Ostuni, Liceo L. Leo San Vito dei Normanni questi sono gli istituti superiori del territorio brindisino che oggi hanno iniziato la mobilitazione studentesca. Unica scuola ad essere occupata è il Liceo Scientifico Ludovico Pepe di Ostuni. Mentre il Liceo Classico Calamo sempre della Città Bianca è autogestito dagli studenti. Tutti gli altri istituti invece sono co-gestiti.

“Vogliamo costruire insieme ai ragazzi – ha detto Anna Maria Quarta dirigente scolastico del Liceo Enrico Fermi di Brindisi – un nuovo modello didattico, diamo loro spazio e tempo per discutere e trovare soluzioni per un futuro scolastico migliore. Durante questi giorni, ci saranno delle ore dedicate allo studio e altre alle assemblee. Ci saranno anche diversi incontri organizzati dai ragazzi. Si concluderà lunedì 19 con un’assemblea d’istituto, alla presenza della vincitrice del premio Ilaria Alpi, Lucia Portolano”.

Da lunedì 12, a lunedì 17 novembre prossimo, le scuole si trasformeranno in grandi arene di discussione. Gli studenti insieme ai docenti discuteranno i temi caldi della protesta iniziata il 12 ottobre scorso contro il ddl Aprea, il ddl stabilità, la spending review ma verranno inseriti anche tematiche personali delle scuole.

Anche al Liceo Scientifico Monticelli la settimana andrà avanti attraverso una collaborazione tra studenti e corpo docente. Il comitato studentesco avevo fatto una richiesta di autogestione alla dirigente, sempre Anna Maria Quarta, ma che la stessa ha rifiutato. “In questo istituto – continua la preside Quarta – verranno trattati anche tempi riguardanti l’economia della scuola, perché ad esempio gli studenti per quest’anno scolastico non hanno a disposizione i Pon per attività extra, perché appunto  terminati l’anno scorso. In più, verrà anche trattato il tema dell’edilizia scolastica, in quanto ci sono laboratori inagibili, sui quali sono già in atto lavori di adeguamento”.

“Abbiamo concordato con gli studenti che ogni giorno faremo due ore di lezione – ha detto a BrindisiReport.it la preside del Liceo Classico Marzolla di Brindisi e del Liceo Leonardo Leo di San Vito, Anna Luisa Saladino – mentre nelle altre ore si terranno delle assemblee di classe fino all’orario di uscita e cioè alle ore 13”.

L’aumento del costo dei libri di testo, dei trasporti, delle tasse universitarie e il corrispettivo taglio ai finanziamenti sul diritto allo studio rendono scuole ed università sempre più classiste. Queste proposte dimostrano come nelle scelte politiche non si tenga conto del valore della formazione come bene collettivo, ma si benefici l’interesse privato a scapito del pubblico e di tutto ciò, e di molto altro, si parlerà in questi giorni nelle aule delle scuole secondarie.

“Nella nostra scuola – dichiara a BrindisiReport.it  Maria Luisa Sardelli dirigente scolastico dell’Itis G.Giorgi – i ragazzi si sono organizzati in una co-gestione con i docenti. Ci saranno due ore di lezione e le altre dedicate ad affrontare i temi da loro scelti. Si terrà anche un torneo di pallavolo e diversi incontri faranno da bandiera a questo momento di ribellione. Domani, martedì 13 novembre, quattro studenti sono stati selezionati per una attività di ricerca nell’ambito di un progetto Enea, dedicato alla scienza e alla conoscenza dal titolo ‘Una giornata da ricercatore’ presso la Cittadella della Ricerca. Il 15 novembre, invece,  i ragazzi incontreranno Francesco Sabatini mentre venerdì il vice direttore di Confidustria Brindisi, Vincenzo Gatto”.

Le altre scuole, proseguiranno la settimana, tutte allo stesso modo, con una parte dedicata alle normali ore curriculari e le rimanenti ad assemblee con discussioni con la collaborazione degli insegnanti. Intanto gli studenti brindisini insieme all’Uds stanno cercando di organizzare un corteo per mercoledì 14 novembre, in concomitanza con la manifestazione indetta da Cgil e Cobas contro il precariato “ma non è semplice – ci dice Martina Carpani – perché la questura ha poco personale per garantire l’ordine pubblico per tutte e tre le manifestazioni. Stiamo quindi cercando di fare un corteo nel pomeriggio del 14 e una manifestazione nella mattinata di lunedì 17 novembre prossimo”.

Cogestione artistico-musicale Richiesta autogestione Monticelli

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scuole, la mappa della protesta

BrindisiReport è in caricamento