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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il demotivante ritornello alla Catalano

BRINDISI - Aveva ragione Massimo Catalano che in “Quelli della notte” adoperava tutto il suo ingegno ed il massimo del sano umorismo per spiegare con proverbi, motti e battute le verità assolute che gli altri non riuscivano a capire.

BRINDISI - Aveva ragione Massimo Catalano che in “Quelli della notte” adoperava tutto il suo ingegno ed il massimo del sano umorismo per spiegare con proverbi, motti e battute le verità assolute che gli altri non riuscivano a capire, diventando uno dei personaggi più estrosi del gruppo - Renzo Arbore e della la televisione nazionale.

"E’ meglio innamorarsi di una donna bella, intelligente e ricca anziché di un mostro cretino e senza una lira”, oppure “è molto meglio essere giovani, belli  ricchi e in buona salute piuttosto che essere vecchi, brutti e malati”, e ancora “meglio vivere sani ricchi e felici che malati poveri e infelici”.

Come spiegare altrimenti semplici considerazioni espresse sugli attuali obiettivi dell’Enel Basket?

Ed ecco chiarito il basket alla Catalano che, studiando i prestigiosi risultati ottenuti finora dall’Enel Brindisi e le insensate polemiche create nel momento sbagliato, avrebbe certamente recitato così il suo proverbio “molto meglio tuffarsi subito nella fontana di piazza Cairoli per la conquista della storica  permanenza in serie A anziché orgogliosamente aspirare di accedere ai play off ”, e immaginare che questa squadra che ha vinto a Sassari, Reggio Emilia e Bologna, che ha sconfitto Siena e Cantù, che ha sfidato i giganti del basket nella final eight di Coppa Italia, che ha dato spesso spettacolo, possa dare ora un nuovo senso, diverso da quello storico conseguito e che era nei programmi della società.

Riconosciuti i meriti più volte ribaditi e già acquisiti dalla società  per il traguardo che il presidente Nando Marino definisce giustamente “storico” perché per la prima volta la squadra di basket brindisina è sul punto di ottenere  la permanenza in Lega A con largo anticipo, con il conforto della posizione di classifica attuale e delle ripetute straordinarie prestazioni della squadra, viene naturale pensare in positivo ad un obiettivo diverso, più importante ed esaltante che è rappresentato dalla possibilità di accedere ai play off e rispetto al quale, e solo in questo senso, la permanenza in serie A rimane un risultato relativo.

E’ un concetto così difficile da capire al punto che viene completamente deformato e falsificato, come ci fosse qualcuno che possa  realmente ritenere che la matematica permanenza in serie A non sia in assoluto un risultato prestigioso e che questo vada attribuito ai meriti della società, dello staff tecnico, dei giocatori ed al grande cuore della tifoseria brindisina. L’Enel Brindisi è a - 2 punti dal Venezia e dalla zona play off ed a + 10 dal Biella, ultima formazione in classifica che è stata sonoramente sconfitta dalla formazione di coach Bucchi e che dovrà giocare al PalaPentassuglia il prossimo 14 aprile.

Che senso ha, allora, continuare a ricordare ossessivamente che mancano due punti per ottenere la storica permanenza in serie A ad otto partite dalla fine di un campionato prestigioso, con il rischio concreto di demotivare i giocatori e provocare una irragionevole  assuefazione da salvezza, invece di esaltarsi di fronte alla possibilità di ottenere l’accesso ai play off  e caricare di nuove ambizioni ed emozioni la squadra e tutto l’ambiente?

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