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Lunedì, 29 Aprile 2024
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L'Enel ritrova i suoi americani

BRINDISI - Col cuore in gola fino all’ultimo secondo, ma alla fine l’Enel Basket Brindisi conquista i primi due punti al PalaPentassuglia, contro un Barcellona che non ha mai mollato. E anche oggi Hunter e Renfroe danno l’apporto che la tifoseria si aspettava dai suoi americani. Solito quintetto iniziale per Bucchi: Renfroe, Hunter, Callahan, Borovnjac e Ndoja. Pancotto manda in campo Green, Hicks, Da Ros, Martin e Lukauskis. L’inizio di partita è stupendo, con le due squadre che fanno vedere giocate meravigliose.

BRINDISI - Col cuore in gola fino all’ultimo secondo, ma alla fine l’Enel Basket Brindisi conquista i primi due punti al PalaPentassuglia, contro un Barcellona che non ha mai mollato. E anche oggi Hunter e Renfroe danno l’apporto che la tifoseria si aspettava dai suoi americani. Solito quintetto iniziale per Bucchi: Renfroe, Hunter, Callahan, Borovnjac e Ndoja. Pancotto manda in campo Green, Hicks, Da Ros, Martin e Lukauskis. L’inizio di partita è stupendo, con le due squadre che fanno vedere giocate meravigliose.

Brindisi si porta avanti grazie ad un Hunter precisissimo e ad un Renfroe completamente cambiato rispetto alle prime partite di stagione. Al quinto minuto Pancotto corre ai ripari e chiede un minuto di sospensione sul 16-9, sostituendo tre uomini del quintetto iniziale. I padroni di casa potrebbero approfittarne, invece la loro concentrazione cala, iniziano a perdere palle e commettono falli evitabili. Si va all’intervallo sul 20-19.

Al rientro l’Enel ha il primo black-out e Barcellona ringrazia: 21-23. Hunter e compagni si riaccendono a quattro dalla fine, con una buona difesa perimetrale, e riprendono la partita in mano (29-26), tenendone le redini fino all’intervallo (35-33). All’inizio del terzo tempo si rivede l’Enel migliore, poi gli arbitri iniziano a fare le primedonne: fischiano un tecnico a Bucchi dopo un fallo inesistente di Callahan e Barcellona ne approfitta per riprendere fiato, portandosi sul 42-43° a quattro dalla fine. È proprio Callahan a rispondere con una schiacciata che fa esplodere il palazzetto, ma nessuna delle due squadre riesce a staccare l’altra. Si va all’ultimo intervallo sul 48-47.

L’ultima frazione inizia malissimo, perché Callahan commette il quarto fallo (e va in panchina) e Renfroe perde palla sulla rimessa (50-51). C’è stanchezza da entrambe le parti, ed il risultato non cambia fino a sei dalla fine, quando Borovnjak mette dentro due liberi e Ndoja la sua prima bomba. Da Rio resiste ma Hunter e Renfroe colpiscono in velocità. Al quinto è 58-55 e Pancotto vede i primi segnali di cedimento tra i suoi; chiama la sospensione e ottiene i risultati che chiedeva, perché ad 1.36 dalla sirena si è di nuovo in parità: 61-61.

Per la prima volta si sentono i cori dei tifosi lanciati da una base musicale registrata. Formenti fa un canestro capolavoro, ma Bucci risponde da 3 punti e porta i suoi sul 63-64. Renfroe sbaglia un canestro da sotto in completa solitudine, ma Hunter nell’azione successiva rimedia: 65-64 a 13 dalla sirena. Green tenta di fare il miracolo, ma sbaglia per l’ennesima volta: l’Enel finalmente esce vittoriosa dal PalaPentassuglia.

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