FRANCAVILLA FONTANA - “Nessun rito per le affiliazioni, nessun grado, ma so che faceva parte della Scu, lo avevo sentito dire”. Ha parlato in videoconferenza oggi di “Zio Carlone” l’ultimo dei pentiti, il mesagnese Cosimo Giovanni Guarini, alias Maradona, durante l’udienza del processo con rito abbreviato a carico di Giancarlo Capobianco, francavillese, il re dei casalinghi che sarebbe stato il riferimento di Ercole Penna, detto Lino lu biondu per Francavilla Fontana, di Gaetano Leo, e di Salvatore Capuano.
BRINDISI – Giovanni Antonino ancora sulla scena nel tribunale di Brindisi. “Cerco di dimenticare ma voi mi costringete a ricordare convocandomi in continuazione”, ha detto l’ex sindaco di Brindisi al pubblico ministero Adele Ferraro. Antonino è comparso come imputato già condannato e ora nella veste di teste (con assistenza del difensore Massimo Manfreda) citato dall’accusa nel processo per gli abusi edilizi commessi nella realizzazione del complesso turistico-alberghiero-residenziale Acque Chiare, sul litorale a nord di Brindisi, in località Case Bianche.
BRINDISI – “Mi volevano uccidere e invece sono stato arrestato”. Vito Maniscalchi, maresciallo dell’Arma dei carabinieri pronuncia queste parole tra le lacrime. Un omone grande e grosso, abituato ad un lavoro duro come può essere quello dei carabinieri, cede all’emozione e al dolore per la vicenda che lo coinvolge assieme ai suoi superiori e a colleghi dell’Arma. Una vicenda, secondo l’accusa, di falsi verbali, di un attentato inventato (contro Maniscalchi dovevano lanciare una o due bombe a mano), arresti arbitrari.