BRINDISI - Riceviamo e pubblichiano un invito rivolto ad alcune associazioni ambientaliste al presidente affinché desista dall'affidamento della sorveglianza dell'area del Cillarese ad una associazione di volontari che fa capo alla Federcaccia, l'Ekoclub.
BRINDISI - “I cartelli dei divieti ci sono ma non vengono mai rispettati, l’esempio tipico è quello dei pescatori di frodo (amatoriali) che imperversano nel canneto del bacino alla ricerca di tutte quelle specie acquatiche violando ogni vincolo e divieto paesaggistico di cui l’Asi si avvale con alcuni cartelli arrivano da tutta la provincia di Brindisi, anche da qualche comune del Basso Salento, si arrampicano dal ponte con corde, o spesso dai rami degli alberi per poi raggiungere il bacino attrezzati di tutto l’occorrente per la pesca sportiva, vietata nel bacino proprio perché Oasi di Protezione”.