SAN VITO DEI NORMANNI - "Com'è cambiata l'integrazione dell'olio: condizionalità e buone pratiche agricole", è il titolo del convegno che si terrà domani martedì 4 dicembre a San Vito dei Normanni, organizzato dall'Assessorato alle Attività Produttive e l'Ufficio Provinciale Agricoltura - Servizi di Sviluppo Agricolo della Regione Puglia, per discutere e affrontare le nuove disposizioni europee sulla Politica agricola comune. L'evento si terrà alle ore 18 presso l'Aula Magna della scuola media Buonsanto. Relatore dell'incontro sarà Cosimo Cavallo, responsabile "Servizi Sviluppo Agricolo" Upa Brindisi.
BARI - La Politica agricola comune (Pac) 2014-2020 e gli scenari per i territori e i sistemi regionali italiani: è il tema al centro della Conferenza nazionale in programma domani venerdì 14 settembre alla Fiera del Levante di Bari. Per il terzo anno consecutivo, infatti, l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno, coordinatore della Commissione Politiche agricole - Conferenza Stato Regioni, ha convocato il sistema agroalimentare nazionale e delle regioni per discutere sulle regole, gli strumenti, le risorse finanziarie che si stanno definendo nel negoziato europeo in corso per il sostegno e lo sviluppo dell’agricoltura dei 27 Stati dell’Unione Europea.
BARI - “Pac: proposta da rivedere. Occorrono profonde correzioni. Altrimenti i riflessi per l’economia agricola nazionale e meridionale in particolar modo saranno devastanti”. Enzo Lavarra, Presidente nazionale del Forum Agricoltura del Pd, non nasconde le proprie preoccupazioni in riferimento ai contenuti della proposta di riforma della Politica Agricola Comunitaria presentata mercoledì scorso in Commissione europea dal Commissario all’Agricoltura, Dacian Ciolos. A margine della presentazione del testo, Lavarra ha incontrato a Bruxelles l'onorevole Capoulas Santos, relatore per il Parlamento europeo dei principali testi legislativi sulla Pac.
BRUXELLES – La Commissione europea ha presentato mercoledì 12 ottobre scorso l’attesa, e per molti versi temuta, riforma della Politica agricola comune (Pac). Il nuovo impianto prevede che gli aiuti diretti vengano versati sulla base degli ettari e non della produzione, con l’obiettivo di riequilibrare il sostegno finanziario tra vecchi e nuovi Stati membri. Per l’Italia significa una perdita di circa il 6%, tanto da aver suscitato critiche da più parti. Per il comparto dell’olivicoltura i tagli saranno attorno al 70%. Ciò vuol dire che a perdere di più saranno le colture meridionali. L’iter si concluderà nel 2014.