Motoseghe in azione in viale San Giovanni Bosco: addio a 14 pini
Il taglio delle piante deciso dal Comune: erano divenute instabili dopo la eliminazione della radici affioranti. Saranno sostituite con tigli
Il taglio delle piante deciso dal Comune: erano divenute instabili dopo la eliminazione della radici affioranti. Saranno sostituite con tigli
Atto di citazione di un residente a Tuturano che lamenta lesioni al suo immobile per 4.520 euro
Mi occupo da tempo di verde ornamentale e della valutazione di stabilità degli alberi. Pratica particolarmente complessa, che continuo ad approfondire, da eseguirsi attrezzati di esperienze specifiche e competenze molto specialistiche, oltre che di buon senso
CEGLIE MESSAPICA – Non erano certo due poveretti che non sapevano come scaldarsi, visto che la legna ricavata dagli alberi abbattuti in un parco comunale attrezzato la caricavano su un camion e la vendevano. Del resto, la pineta e le sue piante secolari erano a un tiro di schioppo da casa loro.
MESAGNE – “Se un albero scrivesse l'autobiografia, non sarebbe diversa dalla storia di un popolo” tratto dal libro “Sabbia e spuma” di Kahlil Gibran. Ma sulla strada provinciale 45 che collega Latiano a Mesagne da alcuni giorni gli operatori della Santa Teresa Spa hanno già tagliato la vita a due grossi pini di oltre un secolo. Il perché? Non si sa. Oltre a cancellare un’identità territoriale, con l’eliminazione della Provincia di Brindisi, non c’è nessuno che da un altro lato sta cercando di preservarne l’identità naturale e la bellezza e ricchezza indiscussa e immensa rappresentata dagli alberi.
BRINDISI – Perché crollano i pini, in città? Risposta, perché non sono ben radicati. Anche per le radici di alberi tanto tenaci e “abituati” all’urbanizzazione, infatti, è difficile affondare tra strati di cemento e asfalto, e quindi roccia. Lo sviluppo del sistema è pertanto soprattutto orizzontale, con affioramenti frequenti che provocano gobbe nelle sedi stradali e sollevamento della pavimentazione di marciapiedi e aiuole spartitraffico.
OSTUNI - Bruciava tutto con il maestrale e la tramontana, ora con lo scirocco rovente arrivato stamani la situazione è peggiorata, ma c'è sempre la mano dell'uomo o per dolo o per colpa. Vigili del fuoco super-impegnati anche oggi, sino al punto da non poter coprire tutte le emergenze in tempo utile. Troppe e contemporanee. Come nel primo pomeriggio allo svincolo della 379 per Ostuni-Torre Pozzella e Valtur.