OSTUNI – Game over: Il sogno Legadue, per Ostuni, resta tale. La corsa dell’Assi verso la promozione per quest’anno è finita. Trapani vince anche gara tre, espugna il parquet della Città bianca e conquista meritamente finale e salto di categoria. In settanta, avevano seguito la squadra granata nella trasferta in Puglia. Gemellaggio con i tifosi gialloblu. E al suono ultimo della sirena, sono esplosi di gioia, correndo ad abbracciare Evangelisti e compagni, protagonisti di un successo costruito sin dai primi minuti e che soltanto nei secondi finali hanno rischiato di sciupare, di fronte al tentativo di rimonta - sfoderato con orgoglio ma ancora una volta, purtroppo, tardivo - dell’Ostuni, sotto per tutta la gara.
OSTUNI – All’indomani della sconfitta in gara due, all’amarezza per la seconda sconfitta maturata nella doppia trasferta a Trapani, si aggiunge la delusione per l’imprevisto cambio di palinsesto che ha spinto nella serata di ieri la direzione di “Sport Italia” a cancellare la diretta (già annunciata e programmata per tempo) della finale dei playoff di A Dilettanti: “Un comportamento francamente poco comprensibile e scorretto. In previsione della diretta aveva predisposto un maxischermo al palazzetto. Comprendo la delusione dei tantissimi tifosi e per questo la società si farà portavoce di una formale istanza di chiarimenti: chiederemo spiegazioni alla Lega e pretenderemo le scuse, in nome della nostra tifoseria e della comunità tutta”.
TRAPANI: Ostuni perde gara due. Sport Italia perde la faccia: annuncia la diretta ma alla fine preferisce puntare i fari su Madrid, lasciando al “buio” i tantissimi tifosi gialloblu radunatisi al Palazzetto per seguire sul maxischermo l’incontro. Solo differita, per il match. Peccato: telecamere spente sulla partita più avvincente tra quelle sinora disputate in questi playoff. Una decisione che non mancherà di suscitare polemiche e proteste. La partita, dunque. Davanti ad un’altra grande cornice di pubblico, l’Ostuni in alta quota ha pagato l’assenza del suo giocatore migliore, Silvio Gigena.
TRAPANI - L’Assi gioca male nei primi due quarti, si sveglia troppo tardi e cede al Trapani gara uno, per 75-64. Esordio con sconfitta, dunque, per l’Ostuni nella finale playoff che vale la promozione in Lega due. Il rischio che i giocatori dell’Assi potessero pagare lo scotto della fatica (dopo le cinque gare col Treviglio) si è materializzato subito, a tutto vantaggio di un Trapani evidentemente più tonico, grazie anche ai 9 giorni di riposo trascorsi dopo l’ultima gara col Brescia.
OSTUNI - Mattinata di leggero lavoro per l’Assi Basket Ostuni, prima della partenza per Trapani. A bordo campo tutta la dirigenza, nessuno escluso. Presenti Pino Lerna, Enrico Marseglia, Franco Nosarti. Presente il Presidente, Salvatore Tomaselli, il quale stamattina è stato prodigo di lodi.
Presidente Tomaselli, la tensione è quella degli appuntamenti importanti?
“La tensione non manca mai. Siamo consapevoli dell’importanza della posta in gioco e sappiamo quante difficoltà ci attendono. Però fammi godere del piacere di essere in finale. E’ un obiettivo che abbiamo voluto fortemente, che abbiamo raggiunto con tanti sacrifici e tanto lavoro e che siamo orgogliosi di aver meritato”
OSTUNI - "Ciò che si dicono i giocatori di una squadra di basket negli spogliatoi, durante i 7 o 8 mesi di partite e di allenamenti, non è dato sapere. E questo men che meno ad Ostuni, all’Assi Basket Ostuni, allenata da un Giovanni Putignano che, geloso della privacy della sua squadra, lavora per formare un gruppo duro e compatto come il cemento.
Mercoledì ad Ostuni, quando l’ASSI ha superato di slancio il Treviglio, conquistando il sogno della finale per la promozione in Legadue, abbiamo però percepito che l’oggetto dei discorsi, l’obiettivo, il lavoro programmato ma duro, le partite di allenamento tirate fino all’ultimo decimo di secondo erano tutti finalizzati al sogno della finale. Abbiamo sentito dalla bocca dei Gigena, come di capitan Morena, come del giovanissimo Tommasini che l’obiettivo era ed è stato solo uno: disputare la finale.
BRINDISI – E siamo alla quarta sconfitta consecutiva. Erano anni che i biancazzurri non infilavano un filotto negativo del genere. La cura Rastelli non ha portato, almeno per ora, il risultato sperato. Il tecnico deve lavorare molto, soprattutto per recuperare la forma fisica di una squadra allestita e partita con quindici giorni di ritardo rispetto a tutti gli altri avversari. C’è, comunque, da dire che il problema ancora una volta è stata la difesa. L’assenza prolungata di Taurino si sta facendo sentire.