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Martedì, 30 Aprile 2024
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Ampliamento discarica Formica, la Provincia di Brindisi "stoppa" l'istanza

Dalla conferenza dei servizi della Regione niente rilascio del parere autorizzatorio unico. Per l'ente provinciale l'Aia non può essere rilasciata: lamenta la mancata presentazione da parte dell'azienda di documenti tecnici da esaminare "con congruo anticipo"

BRINDISI - Lo "stop" all'ampliamento della discarica di Formica Ambiente, a Brindisi, arriva proprio dalla Provincia. Per l'ente l'Aia (autorizzazione integrata ambientale) a queste condizioni non può essere rilasciata: mancherebbero all'appello documenti tecnici da "esaminare con la dovuta attenzione". E così la conferenza dei servizi della Regione Puglia chiude il verbale della seduta del 25 marzo 2024 (pubblicato oggi, 2 aprile) "rappresentando l'impossibilità di poter rilasciare il provvedimento autorizzatorio unico regionale necessario per la realizzazione e l'esercizio del progetto". La quadra tra l'azienda e il Comune di Brindisi era già stata ipotizzata: nei mesi scorsi il gestore aveva chiesto l'ampliamento dell'impianto, per un totale di 2 milioni di tonnellate di rifiuti. L'Amministrazione di Giuseppe Marchionna aveva chiesto un compenso (in gergo tecnico royalty) pari a 2 euro a tonnellata. Il giro di affari è stimato in oltre 300 milioni di euro.

La vicenda non riguarda solo il Comune di Brindisi. Alla conferenza del 25, tenuta in via telematica, erano presenti - oltre a Marchionna e alla sua delegazione - anche il sindaco di Latiano, Cosimo Maiorino, con il responsabile dell'ufficio Ambiente. Oltre al presidente della conferenza - Giuseppe Angelini, dirigente della sezione Autorizzazioni ambientali della Regione -, era presente una delegazione di Formica Ambiente, una di Arpa Puglia, un funzionario per il servizio Via e un'altra delegazione del servizio Aia della Provincia di Brindisi. La seduta è cominciata citando quella del 6 marzo, quando la Provincia aveva chiesto che dalla presentazione di documenti del proponente alla nuova seduta passasse "un congruo lasso di tempo che possa consentire una corretta ed approfondita disamina da parte dell'ufficio". 

La replica di Formica Ambiente non si era fatta attendere: l'azienda aveva preso atto "che la Provincia rifiuta il contraddittorio rispetto alle controdeduzioni oggi sollevate sugli aspetti di merito. La circostanza è tanto più significativa poiché sono stati espunti dal progetto gli unici profili di criticità segnalati dalla Provincia afferenti alla procedura di Aia della nuova attività". Il 25 marzo, invece, il proponente (cioè, l'azienda) ha accolto la richiesta di Ager di destinare una volumetria non inferiore al 30 per cento di quattro lotti (rifiuti non pericolosi) in progetto, per il soddisfacimento del fabbisogno "pubblico". Ha accolto anche la richiesta del Comune di Brindisi, con la compensazione economica di due euro a tonnellata di rifiuti conferiti. Poi, si è entrati nel vivo: "Non essendo pervenute ulteriori osservazioni o integrazioni rispetto alle criticità evidenziate" in precedenza, la Provincia ha confermato che non è possibile accogliere l’istanza di modifica sostanziale dell'Aia.

Un rappresentante di Formica Ambiente ha controbattuto, spiegando "che non corrisponde al vero che non sono pervenute 'ulteriori osservazioni e/o integrazioni rispetto alle criticità evidenziate [...]'. Infatti si ricorda che [...] il proponente aveva indicato volontariamente le condizioni che riteneva potessero essere sufficienti a superare il dissenso espresso articolando specifiche proposte relative alle criticità residuali indicate dalla Provincia di Brindisi". E ancora, sempre il proponente ha chiesto che "la Provincia indichi le modifiche progettuali eventualmente necessarie ai fini dell'assenso". Dopo un ulteriore botta e risposta, la Provincia ha tenuto il punto, facendo notare "che tale modus operandi (la presentazione tempestiva di documenti, ndr) è stato applicato dal proponente in relazione alle osservazioni presentate da Ager e Comune di Brindisi". Così non sarebbe avvenuto per la Provincia, per la quale "non è possibile esprimere alcun parere in assenza di adeguate presentazioni progettuali idonee a superare le criticità rilevate".

Il mondo della politica locale ha cominciato già a esprimersi sul dato. L'ex sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, con un post su Facebook ha dichiarato: "Grazie al parere negativo della Provincia di Brindisi viene negata la possibilità di ampliamento della discarica. Il parere ha valore anche di preavviso di rigetto, con il quale si danno 10 giorni al proponente per le controdeduzioni". Il Movimento 5 Stelle sottolinea il proprio "disappunto per la posizione assunta dal Comune di Brindisi, il cui sindaco si è limitato a presenziare per qualche decina di minuti e solamente per richiedere il pagamento di una royalty di due euro a tonnellata, senza curarsi di tutelare la sicurezza dei cittadini del comune e dell'intera provincia di Brindisi, e senza aver preventivamente portato il tema in discussione in Consiglio Comunale".

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