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Domenica, 28 Aprile 2024
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"L’autonomia differenziata non serve al Paese": convegno a Brindisi

Promosso da Camera del Lavoro e Cgil Puglia. Mercoledì 3 maggio, presso la scalinata Virgiliana a partire dalle ore 17

BRINDISI -"L’autonomia differenziata non serve al Paese". E' il titolo dell’iniziativa promossa dalla Camera del Lavoro di Brindisi e dalla Cgil Puglia per domani, mercoledì 3 maggio, presso la scalinata Virgiliana a partire dalle ore 17 (in caso di pioggia l'iniziativa si svolgerà presso la sala congressi dell'Hotel Orientale). 

Di rilievo il parterre dei relatori dell’appuntamento, al quale sono stati invitati tutti i sindaci e amministratori del territorio. Moderati dalla giornalista Pamela Spinelli, porterà i saluti il presidente della Provincia, Toni Matarrelli. Introdotti dal segretario generale della Cgil di Brindisi, Antonio Macchia, interverranno il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro; la presidente del Consiglio della Regione Puglia, Loredana Capone, l’economista e professore associato all’Università di Bari, Francesco Prota. Concluderà i lavori il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo.

“Prosegue la mobilitazione della Cgil per informare lavoratori e cittadini sulle conseguenze di un disegno di divisione del Paese che, portato avanti dal Governo delle destre, ha vissuto solo nella stanze del potere, senza alcun confronto con rappresentanze del mondo del lavoro, della cultura, dell’impresa. Rappresentanze tutte unanimi nell’affermare che il disegno di riforma firmato da Calderoli non solo non serve all’Italia, ma indebolirà le politiche di coesione – mentre siamo impegnati a investire in questa direzione le risorse del Pnrr - e rischia di non garantire l’universalità di alcuni diritti costituzionali, in primis quello alla salute”. Commenta il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo.

Iniziative “che hanno visto la Puglia, in tutti i territori, avanguardia nel Mezzogiorno e non solo, ma la Cgil mobilitata su tutto il territorio nazionale, consapevoli che se quel disegno rischia di affossare le speranze di sviluppo del Sud,e  senza sostenere benessere economico e sociale di questa parte di territorio si condanna tutto il Paese a non crescere”.

“Anche le crisi territoriali come quella che vive il territorio brindisino non troveranno soluzione se passa l’autonomia differenziata – afferma il segretario della Camera del Lavoro, Antonio Macchia -. Altre sarebbero le priorità del Paese, come ad esempio un disegno di politiche industriali che indica una strada per il Mezzogiorno che affronti i nodi della transizione energetica senza lasciare macerie sociali e produttive sui territori. Servono allora investimenti orientati, anche sul welfare a fronte di tagli ad esempio alla Sanità che hanno ricadute più pesanti proprio al Sud e nelle nostre province. Quando dovremmo potenziare la medicina territoriale, dare risposte ai tanti cittadini costretti alla mobilità extra regionale per trovare risposte ai propri bisogni di salute. Da qui il nostro appello alla politica e alle altre rappresentanze affinché insieme si contrasti una riforma dannosa e anti storica”

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