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Ceglie scrigno di tesori: scoperti fossili di Rudiste sulla circumvallazione

Grazie, ancora una volta, al lavoro degli associati di Speleocem guidati da Vito Amico che chiedono interventi istituzionali

CEGLIE MESSAPICA - Ancora una volta le rocce raccontano la storia di Ceglie Messapica, grazie, soprattutto, al lavoro dell'associazione Speleocem guidata da Vito Amico. Ultimi tra le scoperte, i fossili di Rudiste (resti integri o parziali di organismi vissuti in tempi remoti e conservati negli ammassi rocciosi) sul blocco di roccia affiorante sita all'inizio della circonvallazione sud est, in via Santa Aurelia, sul lato destro in direzione Francavilla Fontana, al confine con la proprietà dell'opera don Guanella.

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"Si tratta - come spiega Amico - di fossili guida del cretacico, resti diagenizzati di mari poco profondi dell'antico oceanico chiamato Tetide. Alcuni resti sono di poco valore poichè presenti su tutto il banco del calcare di Altamura che caratterizza il colore, chimica, e genesi di tutta la zona Murgiana ma, nell'ambito culturale didattico e turistico, è di inestimabile valore, in quanto sono ben visibili, in un sistema di roccia affiorante".

VIA SANT'AURELIA CEGLIE-3

"L'intervento delle amministrazioni locali è indispensabile per informare con dei pannelli esplicativi e descrittivi con indicazioni dell' area archeologica- paleontologia, la escrizione del mollusco e l' ubicazione dei siti. Di tratta di un deposito sedimentario ben in vista e di passaggio. A cento metri, in direzione Francavilla, sempre su confine con l'area don Guanella, è presente un altro tratto anonimo, con segni di presenza di blocchi litici, importantissimo. Un altro tratto da salvaguardare e descrivere con pannelli e descrizioni".

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