rotate-mobile
Attualità

Centro anziani, "impropria ed illegale gestione”: alcuni soci scrivono al prefetto

Inviata anche al sindaco, al presidente del consiglio comunale, al responsabile Area 5, all’assessore ai Servizi scolai e alle organizzazioni sindacali provinciali Cgil Cisl e Uil

SAN PIETRO VERNOTICO - Dissidi nel Centro Polivalente anziani di San Pietro Vernotico dove circa 40 soci (su circa 80) hanno scritto al Prefetto di Brindisi, al sindaco, al presidente del consiglio comunale (con richiesta di diffusione ai singoli consiglieri), al responsabile Area 5, all’assessore ai Servizi scociali, e alle organizzazioni sindacali provinciali Cgil Cisl e Uil per fare chiarezza “sull’impropria ed illegale gestione” gestione del centro. Di seguito la lettera che racconta quanto sta accadendo nel Centro da quando è deceduto improvvisamente il presidente. I firmatari della lettera hanno scritto ufficialmente al prefetto dopo numerose segnalazioni agli organi comunali che però non hanno portato ai risultati sperati.  

Avvenuto il decesso del presidente, secondo quanto previsto dalle norme dello Statuto del Centro anziani, il vicepresidente è tenuto ad indire, entro un mese, le votazioni per il nuovo presidente e direttivo. Nel primo periodo, come da Statuto, la vicepresidente si è fatta carico della normale gestione del Centro; tuttavia, poiché si sono verificate le dimissioni di tutti i componenti del Direttivo, del Tesoriere e dei Probiviri, anche la Vicepresidente decadeva dal suo incarico, stante la mancanza del numero legale.

Nel marzo 2020, causa pandemia da Covid 19, la Puglia veniva dichiarata “zona rossa”, di conseguenza, come per tutti i luoghi di aggregazione, il Centro Anziani veniva chiuso. In questo caso, vista l’eccezionalità del periodo e, quindi, l’impossibilità a procedere a nuove elezioni, è da ritenersi il sindaco l’unico responsabile della gestione ordinaria del Centro anziani, date le sue funzioni di organo superiore. 

Malgrado ciò, la vicepresidente ignorava quanto sopradetto e continuava a svolgere il ruolo che non più le competeva, apponendo la propria firma su avvisi e comunicazioni varie. L’incongruità di tale comportamento veniva reso noto, da parte di alcuni componenti del direttivo dimissionario, sia al sindaco che all’assessore ai Servizi sociali, i quali, nonostante avessero già ammonito verbalmente la vicepresidente, si incaricavano nuovamente a richiamare la stessa a dismettere le sue funzioni; tuttavia, nonostante i vari avvertimenti, quest’ultima continuava svolgere le stesse mansioni.

Inoltre, la ex vicepresidente, in “forma privata”, avvalendosi della passata graduatoria e venendo meno alle norme che prevede lo Statuto e il regolamento del Centro, costituiva illegalmente un nuovo direttivo e continuava a svolgere la sua carica; quando poi la Puglia è diventata “zona bianca”, ha ripristinato l’ingresso al Centro (senza esporre alcuna certificazione di avvenuta sanificazione dei locali), ha aperto il tesseramento (in agosto) ai soci, ha organizzato la partecipazione alle cure termali, facendosi carico, impropriamente, della raccolta delle quote sia associative che termali,  senza peraltro fornire indicazioni circa il costo totale, né la data delle stesse.

Tuttavia, l’evento eclatante della gestione scorretta si è verificata il 16 agosto scorso, quando è stato negato l’accesso al Centro Anziani ed è stato invitato ad uscire un socio che non aveva ancora rinnovato il suo tesseramento, non per sua volontà ma a causa della chiusura per pandemia e della non avvenuta elezione del nuovo Presidente e Direttivo. L’accaduto si è verificato davanti ad altri soci i quali hanno manifestato rammarico e sconcerto di fronte a tali limiti imposti da persone non aventi titolo ad impedire l’ingresso al Centro che, come noto, è luogo di proprietà comunale.   

Pertanto, tutti i soci firmatari chiedono che si faccia chiarezza sull’impropria ed illegale gestione di cui sopra, e che, soprattutto, venga garantita alle persone anziane la serenità di cui hanno estremo bisogno, oltre che la totale trasparenza dei comportamenti di chi, a pieno diritto e dopo legittime elezioni, sarà in carica nella gestione di un ambiente il cui scopo fondamentale è quello di contrastare la solitudine e l’abbandono e favorire la socialità e la solidarietà.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Centro anziani, "impropria ed illegale gestione”: alcuni soci scrivono al prefetto

BrindisiReport è in caricamento