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Martedì, 19 Marzo 2024
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Santuario di Jaddico: la Chiesa riconosce le apparizioni a Teodoro D’Amici

I vescovi di Brindisi avevano sempre visto Jaddico come un luogo di spiritualità, ma finora non si era mai indagato sul fenomeno delle apparizioni

Di seguito una nota dell'arcidiocesi di Brindisi e Ostuni

Domani, 8 dicembre 2022, mons. Domenico Caliandro, promulgherà un decreto con cui riconosce soprannaturali e riferiti alla Beata Vergine Maria le apparizioni e i fenomeni avvenuti a Jaddico a Teodoro D’Amici. Il santuario di Jaddico, intitolato a S. Maria Madre della Chiesa, è da decenni meta di migliaia di fedeli. È alle porte della città di Brindisi, ma è frequentato da persone provenienti anche dalle province circostanti, che lì trovano un luogo di spiritualità, di pace e di conforto.

Nonostante i vescovi brindisini abbiano sempre riconosciuto la valenza spirituale del luogo, nulla mai si era detto in maniera definitiva rispetto al fenomeno che ha portato alle origini del santuario. La storia risale al periodo compreso tra il 1962 e il 1963, quando Teodoro D’Amici, un vigile urbano brindisino, affermò di aver ricevuto delle manifestazioni dalla Madonna, che gli permisero di riportare alla luce, nelle campagne della contrada di Jaddico, un affresco dipinto sul muro di una casa diroccata, in cui si vede la Vergine stringere accanto a sé il Bambino Gesù. Da quel momento la zona è divenuta meta di continui pellegrinaggi da parte di decine di persone e Teodoro D’Amici si dette subito da fare perché lì venisse edificata una chiesa in onore della Madonna.

Il fenomeno non passò inosservato all’Arcivescovo brindisino del tempo, mons. Nicola Margiotta, che verificò il carattere sincero della devozione popolare nascente e, nel 1965, scelse di intitolare l’edificio sacro a Santa Maria Madre della Chiesa. Questo nome è strettamente legato agli eventi ecclesiali di quegli anni, perché si andava a concludere il Concilio Vaticano II, durante il quale papa Paolo VI aveva invocato la Vergine proprio con questo appellativo. Concluse le apparizioni, il santuario di Jaddico non ha cessato di essere riconosciuto dai cristiani della zona come un luogo di particolare significato spirituale. Qui sono avvenute numerose conversioni e si svolgono ancora oggi continui pellegrinaggi.

Il fatto che presso il santuario di Jaddico si possa fare un’esperienza di fede sincera non coincide però necessariamente con l’approvazione ecclesiale su quanto Teodoro D’Amici e i testimoni del tempo hanno affermato di aver visto o udito. L’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, mons. Domenico Caliandro, a sessant’anni da quanto accaduto, ha voluto riprendere le fila del discorso, per dare chiarezza e fondare alla luce delle indicazioni vaticane la natura delle apparizioni e dei fenomeni riferiti a Jaddico. Con l’aiuto di tre teologi censori, ha potuto confermare che quanto accaduto a Jaddico tra il 1962 e il 1963 sia soprannaturale e da ritenere vero.I fedeli di Brindisi possono riconoscere ora a tutti gli effetti di essere stati visitati dalla Beata Vergine Maria.

Teodoro Nigro: "Una notizia da accogliere con gioia"

Il commento dell'avvocato Teodoro Nigro, già comandante della Polizia Locale di Brindisi. "Va accolta con tutta la gioia e condivisione tipica di una comunità cittadina - afferma Nigro -  se religiosi anche di fede cattolica con la spiritualità e la devozione intima, la notizia della acclamata ed oggi ancor più certificata presenza della Vergine Maria  Beata apparsa decenni orsono ad un Vigile Urbano Teodoro d'Amici a cui  fu affidato il compito di avviare la costruzione della piccola chiesa rurale oggi Santuario di Jaddico, attorno al ritrovato affresco oggi meta di migliaia e migliaia di fedeli. Se il nostro Arcivescovo Mons. Domenico Calandro ha voluto approfondire ricerche,  testimonianze e ricostruzioni cartacee e teologiche, non solo quindi religiose, l'occasione è di tale importanza per la città di Brindisi (ma non solo) da porre, a mio modesto parere, il Santuario ancor piu al centro di un rinnovato pensiero religioso partecipativo essendo già meta di più pellegrinaggi durante l'anno".

"Auspicabile altresi - afferma ancora Nigro - è in futuro  tributare il giusto segnale non solo formale al Vigile Urbano D'Amici Teodoro a cui apparve la Beata Vergine Maria: circostanza che solo in tempi passati ha visto una condivisione e considerazione da parte delle Autorità preposte poi declinata diversamente per ragioni certamente non attribuibili od ascrivibili al luogo sacro. Un augurio che rivolgo nell'auspicio che forma e sostanza ovvero simboli delle pubbliche amministrazioni qui intese in maniera estesa, abbiano sempre alla base la semplicità del sentire una comunità vieppiu se collegata ad un sentimento religioso spesso richiamato solo nelle solennità dando per scontato che se conoscano le complesse origini storiche".
 

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