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Chiusura scuole, accolto il ricorso di Codacons: "La Regione si allinei al Governo"

L'associazione, insieme ad alcuni genitori salentini, preme per la riapertura degli istituti: "Il problema non è nelle aule ma nei trasporti". Il Tar Puglia ha fissato l'udienza a dicembre

LECCE - Il ricorso presentato da Codacons Lecce contro l'ordinanza regionale di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado è stato accolto dalla terza sezione del Tar di Puglia che ha fissato l'udienza camerale per il mese di dicembre.

Il ricorso era stato presentato nei giorni scorsi dall'associazione dei consumatori e da alcuni genitori salentini, assistiti dall’avvocato Luisa Carpentieri. L'auspicio di Codacons, alla luce di questa novità è che “ora che la Regione Puglia voglia riconsiderare la propria posizione, allineandosi ai parametri fissati dal Governo, e consentire la regolare ripresa della didattica”. In effetti, la preparazione di una nuova ordinanza regionale, era stata comunque già annunciata nelle scorse ore.

Il parere opposto del Tar di Lecce

L'obiettivo dichiarato dall'associazione è quello di “tutelare l’interesse degli studenti alla prosecuzione di una didattica che se persa sarà persa per sempre”. Allo stesso modo l'associazione chiede di tutelare la salute dei più giovani appilcando, rigorosamente, i protocolli di sicurezza previsti per le scuole. La posizione è allineata a quella del ministero dell’Istruzione che ha individuato il problema all'esterno degli edifici, e nel sistema di trasporto pubblico, e non all'interno delle aule.

“La risposta non può quindi essere l’indiscriminata chiusura delle scuole ma provvedimenti che incidano sui trasporti e sulla limitazione di esercizio delle strutture ricreative – spiegano l'avvocato della sede di Lecce, Cristian Marchello e il coordinatore provinciale, Antonio Carpentieri -. I provvedimenti devono tener conto delle diverse situazioni di rischio esistenti in Puglia”.

Il Tar per la Puglia, del resto, ha deliberato seguendo alcuni ragionamenti: la classificazione arancione della Regione Puglia che consente, secondo il recente Dpcm, la didattica in presenza e la difficoltà che hanno molte famiglie di seguire la didattica a distanza; disagio che si traduce in una sostanziale interruzione delle attività e dei servizi all’utenza scolastica.

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