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Attualità Sant'Angelo / Viale Aldo Moro

Lavori "fantasma" per la pista ciclabile: dopo le diffide, rescissione del contratto

Cantiere ancora fermo in viale Aldo Moro. Il vicesindaco Brigante: "Gli uffici hanno fatto partire la procedura per la rescissione, poi ci sarà un tentativo di scorrimento della graduatoria"

BRINDISI – I lavori sarebbero dovuti ripartire subito dopo l’Epifania. Ma superata la metà di gennaio, l’area di cantiere è ancora ferma. Il Comune di Brindisi ha avviato la procedura per la rescissione dell’appalto assegnato alla ditta che avrebbe dovuto realizzare la pista ciclabile fra via Palmiro Togliatti e viale Aldo Moro. SI tratta di un’azienda campana. Da mesi la situazione è in totale stallo. 

Nei primi giorni dello scorso novembre era stata delimitata l’area di cantiere, con dimezzamento della carreggiata dal tribunale di Brindisi al cavalcavia De Gasperi. I lavori, però, non sono mai iniziati. Pochi giorni prima delle festività natalizie, l’amministrazione comunale diffidò l’azienda appaltatrice a mettere in sicurezza e restringere il cantiere, diventato fonte di disagi insostenibili per la cittadinanza. Tale diffida, in effetti, ha avuto rapido riscontro, ma almeno per la prima metà di gennaio ci si aspettava l’avvio dei lavori. E invece nulla di tutto questo. 

“Gli uffici - dichiara a BrindisiReport il vicesindaco, con delega ai Lavori pubblici, Tiziana Brigante - come da codice degli appalti, hanno fatto partire le procedure per la rescissione dell’appalto. L’azienda ha uno spazio piccolissimo per portare a termine tutti i lavori”. E’ praticamente impossibile, però, che in un ristretto arco temporale possano essere realizzati dei lavori che richiedono mesi. Una volta risolto il rapporto con l’azienda campana, “ci sarà – prosegue Brigante - un tentativo di scorrimento della graduatoria”. Va ricordato, fra l’altro, che la ditta appaltatrice aveva subappaltato il 30percento delle opere a un’altra società. “Purtroppo – commenta Brigante – le aziende partecipano alle gare, riescono ad aggiudicarsele e poi non eseguono le opere”. 

La fine dei lavori, da cronoprogramma, era prevista per la fine del mese di marzo. A questo punto, però, sembra quasi inevitabile uno slittamento. “Ci vorrà del tempo – afferma ancora il vicesindaco - per completare la procedura di riassegnazione. Accade così. Non possiamo farci niente. Sono le criticità dei contratti”. 
 

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