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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Nessuna novità sulla residenza fittizia: "Lesi i diritti dei migranti"

Flai Cgil: "Requisiti indispensabile per il permesso di soggiorno, per non essere sfruttati dai caporali, per poter affittare una casa"

BRINDISI - La Flai Cgil Brindisi continua a chiedere la residenza fittizia per i migranti, “requisito indispensabile per il permesso di soggiorno, quindi per non essere sfruttati dai caporali, per veder rispettati i propri diritti, per poter prendere in affitto una casa, pretendere un contratto di lavoro, usufruire dell’assistenza sanitaria”. “Siamo accanto non solo ai lavoratori agricoli - si legge in una nota del sindacato - che da troppo attendono un’amministrazione comunale che nega la residenza fittizia. La stessa contempla la possibilità che in essa siano registrati, oltre ai cittadini che hanno fissato la propria dimora abituale nel Comune, anche le posizioni relative alle persone senza fissa dimora che hanno stabilito nel Comunque il proprio domicilio”.

La Flai rimarca come l’iscrizione anagrafica non sia “un provvedimento concessorio, ma è un diritto per il cittadino è un obbligo per l’ufficiale anagrafe”. “In questi anni, sul nostro territorio – afferma Cosimo Della Porta, segretario generale della Flai Cgil Brindisi - ci siamo continuamente confrontati con abusi di ogni sorta a danno delle persone che arrivano nel nostro paese o che vi vivono da molti anni senza riuscire mai a regolarizzare la propria situazione. Il nostro paese che convoglia ogni persona che entra in Europa nella speranza di un futuro migliore scappando dalla guerra, dalla fame o da chissà quale malvagia angheria, poco importa all’opinione pubblica che si tratti di macchine per far soldi a imprenditori senza scrupoli.”

“Si dimenticano del tutto – prosegue Della Porta - le centinaia di migranti che da decenni vivono a Brindisi e provincia che contribuiscono a portare avanti con noi la nostra già debole economia. Del tutto scomparso dall’immaginario comune è il senso dell’umano: vite in strutture o in baracche fatiscenti per un lavoro sfruttato e mal pagato. È normale, infatti, che essi non abbiano un lavoro dignitoso, una casa, non abbiano cure e diritto a tutte le tutele previdenziali. La Flai-Cgil da sempre è a fianco dei lavoratori che subiscono profonde ingiustizie. Tra i diritti lesi, i più odiosi sono quelli legati alle doppiezze della burocrazia, l’iscrizione anagrafica, ossia l’inserimento nelle liste della popolazione residente di un determinato Comune e lo status di residenza che ne consegue sono sia un diritto sia un dovere dell’anagrafe di procedere, in presenza dei presupposti di legge, all’ iscrizione richiesta , sia un dovere cui i cittadini italiani e gli stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio sono chiamati a ottemperare”.

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