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Latiano: "Autovelox nascosto". Lo sportello dei diritti: "Intervenga il Prefetto"

Il comandante della polizia locale, Corrado Giacobbe: "Pattuglia segnalata adeguatamente con due cartelli"

LATIANO - Chiede l'intervento del prefetto di Brindisi, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei diritti" in merito alla posizione della pattuglia della polizia locale di Latiano con autovelox mobile che, secondo quanto riportano le fotografie ed un video fatti da un automobilista lo scorso 2 ottobre, starebbe ferma dietro il guard rail di separazione tra la rampa di accesso e la strada.

autovelox latiano 3-2

"Nonostante i pareri del ministero dei trasporti, dell’Anci e le numerose sentenze su tutto il territorio nazionale e persino della Cassazione civile e penale - scrive D'Angela - alcuni comuni in barba alla legge e alle più elementari regole della correttezza e trasparenza dell’agire amministrativo sancite, peraltro, a livello costituzionale, proseguono nell’utilizzo di autovetture abilmente nascoste sui cigli delle strade. Come possiamo verificare dalle immagini immortalate da un automobilista, il 2 ottobre scorso, sull’asse extraurbano all’uscita della corsia di immissione di Latiano, viene piazzato un autovelox mobile. Le modalità di rilevazione della velocità è però insolita. L’auto della polizia locale è ferma in divieto di fermata, nascosta dietro il guard rail di separazione tra la rampa di accesso e la strada. L'agente è a bordo dell’auto e rileva tutte le infrazioni, tante, commesse dagli automobilisti. Il limite è di 90 km orari è spesso oltrepassato. E’ evidente come le Istituzioni, ancora una volta, impongano ai cittadini il rispetto delle regole non rispettandole loro per primi." 

IL LINK VIDEO - https://www.youtube.com/watch?v=GiJ7z-j3-TA

Giovanni D'Agata invita le pubbliche amministrazioni che hanno utilizzato e che continuano a perseguire queste prassi ad adeguarsi alla legge  e ad annullare in via di autotutela i verbali per infrazioni al codice della strada sin qui redatti e ai Prefetti ad intervenire una volta per tutte a sanzionare tali comportamenti illegittimi.

Contattato, il comandante della polizia locale, Corrado Giacobbe, ha dichiarato che "la pattuglia era visibilmente segnalata con due cartelli nella distanza prevista e che chi ritiene può fare ricorso al giudice di pace o al prefetto". 

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