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Malata oncologica in fin di vita per il Covid: "Grazie a chi mi ha salvata, l'eccellenza c'è anche al Sud"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di ringraziamento alle equipe mediche dei reparti di Oncoematologia e Malattie infettive dell'ospdale Perrino di Brindisi

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di ringraziamento alle equipe mediche dei reparti di Oncoematologia e Malattie infettive dell'ospdale Perrino di Brindisi da parte di una paziente oncologica finita in fin di vita a causa del Covid-19. La donna dal 21 luglio è stata ricoverata in Malattie infettive per 31 lunghi giorni. 

Mi chiamo Concetta De Giorgi, non ho mai avuto timore di parlare della mia malattia, ma ora mi sembra un atto dovuto. Nel 2013 scopro di essere ammalata di Mieloma Multiplo..si...lo stesso che il maestro Giovanni Allevi l'ha definita una neoplasia dal nome dolce! Per quasi 10 anni, e ancora tutt'ora lo è, l'ambulatorio di Oncoematologia diretto dal nostro speciale primario dott. Domenico Pastore, è la mia seconda casa, la mia seconda famiglia. Ho incontrato in questi lunghi anni medici, infermieri, Oss speciali e soprattutto ho avuto l'onore di conoscere il mio faro, il mio Angelo custode, il dott. Giuseppe Mele che oltre a curarmi mi ha fatto rinascere. Mi ha regalato un futuro nuovo mettendomi in contatto con l'Istituto nazionale tumori di Milano e di entrare così in un protocollo sperimentale denominato Car T, che mi ha permesso ad oggi di essere in remissione di malattia. 
Il diavolo però ci ha messo le corna, perché pur avendo driblato per 2 anni io e tutti i miei cari il Covid, purtroppo non c'è stato scampo, regalandomi una brutta polmonite che da immunodepressa quale sono mi stava portando alla morte.  Ed è così che ho incontrato il dott. Salvatore Minniti, del reparto Malattie Infettive e la sua meravigliosa équipe. Mi hanno rivoltato come un calzino per portarmi dopo 31 lunghi giorni alla sospirata dimissione, quando le speranze erano pari a zero. 
Ringrazio il dott. Minniti medico di grande spessore umano e faccio un plauso a tutti i suoi collaboratori, medici, Oss infermieri, giovani preparati ed empatici, dove le loro carezze mi hanno riscaldato il cuore nei momenti più bui anche dietro le loro tute e mascherine asfissianti. 
Ora...perché ho voluto raccontare la mia storia? Perché l'eccellenza ce l'abbiamo anche noi. Io ho avuto esperienza in questi 2 reparti, ma sono certa che al "Perrino" ce ne sono tanti altri!  Anche i miei medici milanesi hanno scoperto la professionalità e la dedizione di questi medici, facendomi personalmente i complimenti da riferire, rompendo così i soliti stereotipi sulla malasanità del nostro amato Sud.

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