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Ucciso mentre arrestava un latitante: il ricordo del poliziotto Vittorio Maggiore

Cinquanta anni fa, a Bari, il sacrificio del maresciallo di Ceglie Messapica. Stamani una messa commemorativa in presenza del questore Annino Gargano

CEGLIE MESSAPICA – Presso la chiesa del cimitero di Ceglie Messapica si è svolta stamattina (giovedì 19 gennaio) una messa in memoria del maresciallo Vittorio Maggiore, poliziotto in servizio presso la questura di Bari che il 19 gennaio 1973, all’età di 51 anni, fu ucciso da un pregiudicato. 

Vittorio Maggiore

La tragedia si verificò a Bari, nel quartiere di Poggiofranco. Maggiore, insieme a tre colleghi, si era appostato all’esterno dell’abitazione dei genitori del pregiudicato, datosi alla macchia dopo un tentato omicidio. Quando gli agenti cercarono di bloccarlo, il malvivente reagì aprendo il fuoco.

La tomba di Vittorio Maggiore

Maggiore non rispose al fuoco per evitare di ferire le sorelle del pregiudicato e cercò di disarmarlo. Ma l’uomo lo uccise con un colpo di pistola al volto. Ne scaturì una sparatoria che si concluse con il ferimento e l’arresto del ricercato. Lievi ferite anche per le sorelle.

Una volante della Polizia all'esterno del cimitero di Ceglie

Stamani il questore di Brindisi, Annino Gargano, e il sindaco di Ceglie, Angelo Palmisano, insieme agli eredi del defunto, hanno reso omaggio alla memoria di questo servitore dello Stato. Sia a Ceglie che a Bari è stata dedicata una via in memoria di Vittorio Maggiore. 

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