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Profughi afghani in Puglia, Bruno: "La nostra è terra di pace e accoglienza"

Il presidente del comitato regionale permanente della Protezione civile e consigliere regionale del Pd invita i sindaci a fare rete

"Sta a noi fare rete. Queste persone, questi bambini, hanno bisogno di tutto. Sono certo che i nostri sindaci dimostreranno che la nostra è ancora una terra di pace, solidarietà e accoglienza”. E' quanto afferma il consigliere regionale del Pd nonchè presidente del comitato regionale permanente della Protezione Civile, Maurizio Bruno, all'indomani dall'arrivo in Puglia di otto nuclei familiari dall'Afghanistan, dopo la presa di potere da parte dei Talebani. A gestire l'accoglienza in Puglia è la Protezione Civile regionale con il supporto di mediatori culturali e con l'assistenza sanitaria della Asl Bari.

"Vedere bambine, bambini, madri, padri trovare ospitalità e un briciolo di serenità dopo così tanta paura fa sentire orgogliosi, una volta di più, di essere italiani e pugliesi - aggiunge Bruno. Come regione e Protezione Civile siamo al lavoro per garantire che questo momento così delicato si svolga nel modo più sicuro e sereno possibile. Ma non possiamo fermarci e la solidarietà deve essere estesa. Hanno bisogno di tutto: non hanno indumenti di ricambio, scarpe, abbigliamento. Durante la fuga non hanno avuto in tanti la possibilità di portare nulla. E dobbiamo fare rete."

Maurizio Bruno protezione civile campagna anti incendi boschivi-2

Con la collaborazione dei volontari della Protezione civile regionale, i sanitari hanno visitato i profughi accertando le loro condizioni di salute. Sono state fornite cure e terapie mediche ad alcuni dei profughi con patologie di lieve entità. Sono state visitate due donne gravide che sono in buone condizioni. Hanno ricevuto assistenza anche i più piccoli messi in sicurezza. L’equipe sanitaria ha avviato la presa in carico dei profughi che saranno monitorati anche nei prossimi giorni. 

"Ricordo quando da sindaco, nel 2014, aprì le porte della mia città ad altri profughi in fuga dalla furia criminale di altri fondamentalisti: i tagliagole dell’Isis che stavano insanguinando la Siria- continua il consigliere. Oggi sono certo che tutti i sindaci e le amministrazioni pugliesi daranno il proprio contributo, la propria disponibilità nelle proprie possibilità, per confermare la nostra come terra di pace e accoglienza. Queste appena arrivate sono famiglie come le nostre.  Quelle nove bambine e quei cinque bambini sono figlie e figli nostri. Che chiedono solo di poter vivere in pace e libertà. Di potersi costruire un futuro senza il terrore di essere torturati, frustati, uccisi per avere il volto scoperto o per aver osato ridere. Dobbiamo proteggere quante più persone è possibile da quella follia. Dobbiamo essere e rimanere umani."

 

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