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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Casale / Via Materdomini

Rotatorie, pista ciclabile e nuovo senso di marcia: ecco come cambierà la Sciaia

Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un progetto che rivoluzionerà la viabilità in via Materdomini. Previsti anche il recupero di un vecchio depuratore e aree verdi

BRINDISI – Tre rotatorie, pista ciclabile, aree verdi e senso unico di marcia. La viabilità in via Materdomini cambierà radicalmente e sarà più a misura di cittadino. La speranza è che gli ingorghi estivi tipici di queta zona della periferia Brindisina, cerniera fra il centro abitato (rione Casale) e la litoranea Nord, possano diventare solo un ricordo del passato grazie al progetto da 3,5 milioni di euro che ieri (venerdì 28 luglio) è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Brindisi.

La coesione fra centrosinistra e centrodestra non deve stupire, se si considera che l’iter per la rigenerazione del quartiere Sciaia era stato avviato dall’amministrazione comunale guidata fino allo scorso maggio dal sindaco Riccardo Rossi. La giunta retta dal suo successore, Giuseppe Marchionna, ha sposato in pieno il progetto, inserito nell’ambito del Piano urbano della mobilità sostenibile avviato nel 2021. Il finanziamento avverrà tramite i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).

Il progetto necessitava di una definitiva variante urbanistiche che ieri ha incassato l’ok del consiglio comunale, dopo una relazione introduttiva da parte dell’assessore all’Urbanistica, Massimiliano Oggiano. L’obiettivo perseguito dall’amministrazione comunale è quello di “migliorare la qualità della vita – si legge nel progetto di fattibilità tecnico economica redatto dallo studio ingegneria Sit&A – per i residenti del quartiere, che potranno usufruire di una zona 30 in cui circolare con maggiore sicurezza con mezzi di circolazione eco compatibili come le bici, nonché le persone esclusivamente in transito nel quartiere, che potranno attraversare lo stesso da una direzione all’altra senza incontrare problemi di traffico lungo una viabilità che sarà più fluida e scorrevole”.

Nuovo senso di marcia

La viabilità cambierà a partire dall’allargamento del sottopasso posto all’imbocco della Sciaia. Superato il sottopasso, via Materdomini sarà percorribile in un unico senso di marcia verso la litoranea nord. Per poter tornare verso il rione Casale, si utilizzerà via delle Intappiate, strada che costeggia l’aeroporto militare, percorribile solo verso il sottopasso. In questo nuovo circuito sarà essenziale la realizzazione di tre rotatorie, denominate rispettivamente “del grecale”, “del levante” e “del ponente”.

Le rotatorie

Quella del grecale sorgerà all’intersezione tra via delle Intappiate e via Materdomini (lungomare). Sarà a tre bracci. Essa prevede, appena imboccata la via delle Intappiate, una corsia di accesso alle abitazioni poste in corrispondenza della rotatoria.

La rotatoria del Levante sarà realizzata in prossimità dell’incrocio costituito da quattro diramazioni: via Materdomini sud (all’interno del quartiere), via Materdomini ovest (verso il lungomare in direzione aeroporto), via Torpediniera Spica (est) e Via Torpediniera Climene (nord). Quest’ultime consentono l’accesso al porticciolo Marina di Brindisi.

Le nuove rotatorie

La rotatoria del Ponente farà da raccordo fra via Materdomini, via delle Intappiate e via dell’Idroscalo. In accordo con i sensi di marcia, arrivando da Via delle Intappiate si affronta una curva a gomito sulla destra e

Il quartiere sarà bypassato esternamente, liberandolo da una quota significativa del traffico interno e garantendo la possibilità sistemi di modalità dolce e sostenibile, riducendo a 30 chilometri orari la velocità massima di circolazione delle vetture e dei ciclomotori. Il tracciato del progetto, inoltre, prevede il passaggio di un tratto di pista ciclabile all’interno dell’area del depuratore dismesso: questa scelta permetterà di inserire la previsione progettuale in un più ampio contesto di recupero del depuratore e dell’area circostante, sotto gli aspetti paesaggistici e naturalistici.

La masseria e il depuratore

Lungo il primo tratto di via delle Intappiate, tra l’area aeroportuale e i fabbricati residenziali, si trova un sito storico culturale così come individuato e classificato dal Pptr (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) unitamente alla relativa fascia di rispetto. “Si tratta della Masseria Intappiate  - si legge nel progetto di fattibilità - che si articola in più corpi di fabbrica ad un solo livello con una corte esterna di pertinenza”. Il piano regionale include inoltre nel perimetro dell’area tutelata anche tutta l’area esterna costituita da uno slargo carrabile con isola verde centrale e parcheggi lungo il perimetro.

Masseria delle Intappiate

Non solo. Percorrendo via delle Intappiate ci si imbatte anche in un depuratore che non è mai stato completamente operativo. “Oggi esso è immerso in un’area - si legge nel progetto - che, seppur abbandonata, è caratterizzata dalla presenza di macchia mediterranea, con estese aree arbustive e grandi alberature diffuse soprattutto nella parte centrale”.

Tale sito potrebbe essere recuperato con un “parco attraversato dalla pista ciclabile ed arricchito dalle piante tipiche della macchia mediterranea”. “In aggiunta si può prevedere un parziale recupero delle strutture del depuratore con l’obiettivo futuro di realizzare una sorta di museo dell’acqua e delle buone pratiche idriche a cielo aperto”. Come possibile futuro scenario, si pensa anche all’attrezzamento del parco con strutture amovibili in legno attrezzate per la sosta e per il gioco, unitamente alla previsione di uno specchio d’acqua artificiale.

Il depuratore

Piste ciclabili

Il fulcro del progetto consisterà nella realizzazione delle piste ciclabili. Via delle Intappiate avrà un unico senso di circolazione per la sede carrabile e doppio senso di circolazione per la pista ciclabile. La pista ciclabile sarà realizzata in sede propria e sarà delimitata da opportuno cordolo di delimitazione dalla sezione carrabile. Nelle aree contermini la zona residenziale sarà realizzato un marciapiede per il transito dei pedoni.

All’interno dell’area del depuratore è prevista la realizzazione di una pista ciclabile con una larghezza della carreggiata variabile da 3 a 6 metri (per contenere anche un percorso di servizio per le operazioni di manutenzione del parco di progetto). Questa sarà realizzata in pavimentazione naturale in misto granulare stabilizzato con leganti naturali, permeabile, previa pulizia e razionalizzazione della pista in materiale stabilizzato esistente, ovvero previa demolizione di tratti di pavimentazione esistente in asfalto, fortemente degradata.

I fabbricati abbandonati lungo la coosta

All’interno di via Materdomini , dove sarà istituita la zona 30, è prevista la realizzazione di una pista ciclabile promiscua alla circolazione veicolare e dunque non in sede propria. Contestualmente all’attivazione di queste misure. Sul tratto di Via Materdomini corrispondente al lungomare, invece, si prevede la realizzazione di una pista ciclabile lato mare in sede propria in materiale granulare stabilizzato, di lunghezza pari a circa 130 metri e separata dalla corsia da una barriera stradale rivestita in legno e dalla spiaggia da una staccionata

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