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Destinazione Brindisi: "Il laboratorio per la rinascita del nostro territorio"

L'assessore al Turismo Emma Taveri illustra la sua visione della città: "Vogliamo rendere Brindisi diversa e continuare a fare parlare di noi"

BRINDISI - Il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, e l’assessore al Turismo, marketing territoriale e creatività, Emma Taveri, hanno presentato venerdì mattina 16 aprile, in conferenza stampa, nella Sala “Mario Marino Guadalupi” di Palazzo di Città e in diretta streaming sulla pagina facebook del Comune di Brindisi, la visione strategica della destinazione Brindisi e le prossime attività dell’assessorato al Turismo, marketing territoriale e creatività.

“La Puglia in questi anni ha ottenuto riconoscimenti importanti. Si è ricavata ed aperto uno spazio fondamentale, anche una reputazione internazionale e Brindisi può, in questo caso, qui nella Puglia, giocare un suo ruolo importantissimo”, afferma il sindaco Rossi. “Lo può fare perché ha infrastrutture importanti, aeroporto e porto, ha paesaggio, ha beni culturali, ha cultura, ha storia. Ha tanto da offrire. È anche una possibile meta nel campo del cosiddetto “south working”, che oggi è al centro anche dei dibattiti di riorganizzazione del mondo del lavoro in seguito alla pandemia e per farlo però ha bisogno, ovviamente, di una strategia”. “Abbiamo ragionato con Emma in queste due settimane su una strategia, un’idea, una visione”, prosegue il sindaco, “che ovviamente è parte anche delle competenze che ha maturato in questi anni, perché Emma è una persona del settore, ha una professionalità ben specifica su questo”.

“Abbiamo lavorato sodo in queste prime tre settimane di insediamento per lanciare un messaggio forte, dare una visione strategica”, afferma il neo assessore Taveri.  “Quello che abbiamo fatto in queste tre settimane è stato studiare tanto quello che può essere il mercato giusto, la domanda giusta per Brindisi, con la volontà di creare dei filoni strategici, quindi delle linee di indirizzo, che possano essere un modo per collaborare con gli operatori locali, con le energie migliori della città e anche con tutti gli assessori e con tutti gli uffici che già fanno tanto per questo territorio”. “Destinazione Brindisi” non è il brand di destinazione”, spiega l’assessore, “è il nome del nostro percorso. Oggi viene lanciata ufficialmente anche la pagina Facebook di “Destinazione Brindisi” che racconterà tutto quello che noi andremo a fare nell’ambito del nostro percorso di destinazione perché abbiamo deciso di raccontare tutto quello che noi andremo a fare coinvolgendo il territorio”. “Destinazione Brindisi” è il nostro racconto, è il nostro progetto, è un laboratorio aperto alle migliori energie locali e non,  per contribuire alla rinascita di questo territorio”.

Nel corso del suo intervento Emma Taveri ha presentato una serie di destinazioni che hanno fatto della differenziazione il loro successo. “Quello che vogliamo fare qui a Brindisi è cercare di rendere distintiva la destinazione per qualcosa in particolare. Andare a trovare il perché qualcuno debba scegliere Brindisi. Quindi non accontentarci di una guerra di prezzo con altre destinazioni. Non vogliamo competere con destinazioni più affermate che probabilmente hanno già lavorato sul loro posizionamento, vogliamo rendere Brindisi diversa, quindi continuare a fare parlare di noi, come abbiamo fatto con “Sea Working” per delle campagne di marketing innovative, per un prodotto che ci differenzi”.

“Per studiare, analizzare quella che può essere la visione strategica del nostro prodotto, abbiamo analizzato tutte quelle che sono le tendenze del mercato: dalla sostenibilità alla cultura e creatività, la maggiore ricerca di sicurezza delle destinazioni, le destinazioni smart working, il prolungamento del periodo medio. Quello che sta accadendo durante la pandemia è un cambio di paradigma e queste sono le tendenze che oggi non possono passare inosservate. Purtroppo tante destinazioni a livello internazionale ancora continuano a offrire gli stessi prodotti senza tenere conto che il viaggiatore è cambiato”. “Quello che abbiamo ritenuto essere una tendenza molto interessante in questo particolare periodo riguarda la cultura e la creatività”.

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“Brindisi è una città che si affaccia sul mare e ci sono diverse mete a livello internazionale che hanno puntato sul mare però creando delle offerte particolari, delle offerte attrattive, che hanno creato esperienze, attività, alloggi differenzianti”. “Ci sono diverse tendenze fino allo smart working che è una tendenza sicuramente molto interessante che si sta riconfermando a livello nazionale anche grazie alla possibilità da parte di diverse aziende di far lavorare i propri dipendenti da remoto. È una tendenza che noi  con Sea Working lo scorso anno abbiamo intercettato. Brindisi è stata una meta pioniera in questo”. Abbiamo poi fatto un’analisi su arrivi, presenze, su come Brindisi sia vista rispetto ad altre città in ambito turistico e come il Covid abbia inciso sulla riduzione degli arrivi e delle presenze a Brindisi come a livello regionale e nazionale. Abbiamo fatto una analisi della ricettività cercando di capire se la visione strategica potesse sicuramente valorizzare tutta quella che Brindisi è attualmente grazie anche a dei dati che ci sono stati forniti da Puglia Promozione e quindi vedendo la quota di mercato di Brindisi rispetto a tutta la regione, cercando di capire la differenza tra la provincia di Brindisi come destinazione e tutto il resto della nostra regione.

 “Abbiamo definito una serie di punti di forza, debolezze, minacce ed opportunità che vanno a definire un quadro d’insieme della destinazione: dalla storia agli attrattori culturali, l’enogastronomia, le produzioni locali di qualità, il porto, le aree di interesse naturalistico e l’accessibilità. Brindisi come hub di trasporto e la cultura del mare”. “La visione che noi abbiamo immaginato riguarda una città che si trasforma, una città in divenire, che si rigenera, diventa una sorta di arcipelago di bellezza e arte diffusa e che racconta del suo cambiamento possibile, una città che rinasce che punta al mare, che diventa attrattiva perché è piacevole per nuovi visitatori”.

L’assessore Taveri si sofferma quindi sui filoni della visione strategica. “I nostri filoni con cui intendiamo iniziare a comunicarci saranno “Sea Working”, “Artipelago” e “Seaty”. “Sea Working” per continuare a far parlare di noi come meta pioniera e che si riconferma città attrattiva per i sea worker; “Artipelago”, immaginando di collaborare con la classe creativa della città, per creare tutta una serie di eventi, attività ed esperienze per la riconversione graduale della città in una meta attrattiva perché sulle arti e sulla creatività, e “Seaty”, una città che si riappropria del mare, una città che decide di investire sul mare mettendo a sistema tutte le esperienze e le persone che già fanno questo in modo molto interessante, che sono molto professionali e che amano il mare e offrono già tutta una serie di esperienze mettendole però a sistema  in modo che possano diventare delle esperienze fruibili dal turista”.

Infine l’assessore si sofferma sugli obiettivi strategici: l’obiettivo principale riguarda la creazione di un assessorato condiviso e partecipato, la volontà oltre a questa presentazione di questa visione strategica di andare ad organizzare tutta una serie di incontri con il territorio, per collaborare e creare un percorso condiviso di destinazione. Quindi verrà istituito un registro di volontari, si cercheranno sponsor che collaboreranno con la nostra visione di destinazione, verranno organizzati degli incontri con il territorio che uniranno il mondo del turismo al mondo  della creatività per far emergere, grazie alle varie professionalità, delle offerte diverse. Viene creata oggi la pagina dell’assessorato che si chiamerà “Destinazione Brindisi” e ci sarà la creazione di un team”.

L’assessore parla poi di un master molto importante che prevede l’arrivo in città di persone che hanno scelto di trasferirsi a Brindisi per un anno, un’operazione a costo zero per l’amministrazione comunale, che lavoreranno per l’amministrazione svolgendo un tirocinio non retribuito. “Si comincia a parlare di Brindisi a livello nazionale come di un caso di studio”, afferma l’assessore. Dopo l’obiettivo zero, l’obiettivo principale di partenza, il primo obiettivo riguarda il riposizionamento d’immagine di Brindisi: “Partiamo da una destinazione che non ha mai avuto una visibilità come destinazione turistica e quindi è necessario riposizionarla, cercare di raccontarci in un modo diverso”. “Il nostro secondo obiettivo riguarda la valorizzazione di offerte esistenti e la creazione di nuove offerte”. “Nell’ambito della valorizzazione dell’offerta esistente sicuramente c’è il desiderio di fare formazione e percorsi di avvicinamento dell’offerta esistente al mercato, la connessione delle offerte esistenti che riguardano anche l’entroterra, la cultura, il vino, lo sport, il mare, tutto quello che già c’è nel nostro territorio, avvicinarlo a quelle che sono le attività del marketing delle proposte di filoni. E questo anche andando a valorizzare quello che già esiste”.  

“Quindi abbiamo immaginato ad esempio di riflettere sull’evoluzione dell’ostello della gioventù come un SEAty hostel, quindi andando a dare dei nomi anche creativi alle iniziative, alle azioni in corso, immaginare la valorizzazione di Cala Materdomini come SEAty Beach, come una spiaggia su cui poter investire anche dal punto di vista turistico, immaginare iniziative creative e particolari come il SEAnema, il cinema sulle barche, ci sono destinazioni che questo già l’hanno fatto  e potrebbe magari essere un’offerta distintiva per la città”. “E tutta una  serie di offerte che noi stiamo già immaginando nell’ambito di “Artipelago”, quindi la valorizzazione in chiave artistica della città”. “Vogliamo continuare a spingere, a promuovere la destinazione con delle campagne innovative come quelle di “Sea Working” consapevoli delle risorse economiche a disposizione, quindi questa è una visione strategica che noi vi presentiamo come nostra ambizione e obiettivo futuro e dobbiamo poi fare i conti con quella che  è la realtà e anche con il momento pandemico che stiamo vivendo”.

Emma Taveri prosegue quindi con gli altri obiettivi: l’obiettivo quattro, che riguarda la necessità di valorizzare le competenze, di continuare a fare formazione, portare esperti nel territorio; l’obiettivo cinque, che riguarda la riduzione della distanza fra il territorio e il mercato. “Vi stiamo parlando di una visione di marketing territoriale ma è anche importante cercare di dialogare con operatori del settore. Lo stiamo già facendo, stiamo già ricevendo delle richieste da parte di tour operator che vorrebbero commercializzare e vendere il prodotto Brindisi e questa è una cosa bellissima perché rappresenta la concretezza di quello che stiamo provando a fare”.  Infine, l’ultimo obiettivo: “Sarebbe molto bello per quanto mi riguarda immaginare con il territorio, con le energie più giovani, ma anche con esperienze più consolidate, una gestione del territorio, cercare di capire assieme quale può essere magari la propensione del territorio rispetto allo sviluppo d’impresa”.

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