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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il questore Annino Gargano lascia Brindisi, al suo posto Giampietro Lionetti

Il nuovo capo della polizia di Stato brindisina è un investigatore esperto di ordine pubblico e anti terrorismo, impegnato per anni nella Digos. Gargano andrà a Messina

BRINDISI - Il questore Annino Gargano lascerà la provincia di Brindisi, dove è in servizio dal 22 aprile 2022, per approdare alla questura di Messina. Qui prenderà il posto di Gabriella Ioppolo. 

La decisione è stata del capo della polizia di Stato Vittorio Pisani. L'approdo in Sicilia avverrà il prossimo 21 febbraio. Al posto di Gargano, a Brindisi arriverà il nuovo questore Giampietro Lionetti, dirigente superiore della polizia di Stato dallo scorso mese di novembre. 

Promozione imminente per Gargano

Gargano andrà a dirigere una sede di livello superiore, con imminente, probabile, promozione a dirigente generale. Messina è infatti terra in cui operano clan di stampo mafioso, interessata da rilevanti problemi di ordine pubblico fra cui anche quelli legati al movimento di contestazione per la realizzazione del Ponte sullo stretto. 

Insediatosi a Brindisi nell'aprile 2022, Gargano ha ottenuto brillanti risultati nella lotta contro la criminalità organizzata e più in generale nella prevenzione e repressione di reati di vario genere. Sotto la sua regia è stata avviata l'imponente macchina organizzativa dei servizi di sicurezza che saranno predisposti in occasione del G7 in programma a Borgo Egnazia il prossimo giugno. 

Il curriculum di Lionetti

Investigatore esperto di ordine pubblico e anti terrorismo, Lionetti ha trascorso gran parte della sua carriera nella Digos, la Divisione investigazioni generali e operazioni speciali. 

Classe 1968, il suo primo incarico di polizia è stato quello del 1992 alla questura di Caltanissetta, come funzionario addetto presso il Commissariato di Gela.

La sua carriera è proseguita a Roma, con incarichi presso il reparto Volanti e nei commissariati Viminale, San Lorenzo e Prati. Nel 2000 è stato dirigente del commissariato Porta Pia e, nel 2002, di quello di Palazzo di Giustizia. Per 10 anni, dal 2005 al 2015, ha poi lavorato presso la Digos della questura di Roma. 

Successivamente ha diretto la Digos a Venezia e Torino. Nel capoluogo piemontese ha portato a termine delicate e complesse indagini nei confronti degli autonomi e anarchici, ottenendo risultati di particolare importanza, tra cui le indagini sui No Tav e sulla Fai (Federazione anarchica informale).

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