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Attualità San Vito dei Normanni

Giorni dedicati alla legalità e al ricordo dei giudici Falcone e Borsellino

A San Vito Dei Normanni una via intitolata ai magistrati uccisi durante le stragi del 1992. E ancora: incontri con gli studenti

SAN VITO DEI NORMANNI - Quelli appena trascorsi sono stati giorni vissuti all’insegna della Legalità: su iniziativa dell’assessorato comunale all’Istruzione e Cultura, il 18 e il 19 maggio, le classi quinte delle due scuole primarie e le classi seconde delle due scuole secondarie di primo grado cittadine hanno incontrato il nuovo comandante la compagnia dei carabinieri di San Vito dei Normanni, il capitano Vito Sacchi, per parlare dell’uso legale dei social. L’ufficiale dell’Arma ha saputo interloquire con i ragazzi calibrando perfettamente il suo intervento, tarato sulle differenti fasce d’età. I ragazzi hanno partecipato attivamente e ottenuto risposte ad ogni loro dubbio.

Il 23 maggio, a 30 anni esatti dalla strage di Capaci, l’Amministrazione Comunale ha tenuto la cerimonia di intitolazione di una via cittadina ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; nello stesso pomeriggio e sempre alla presenza delle più alte autorità civili e militari della provincia, nel Chiostro dei Domenicani una rappresentanza di studenti delle superiori (l’istituto professionale per i servizi sociali “Morvillo Falcone” e il liceo scientifico “Leonardo Leo”) ha ascoltato con profondo interesse l’intervento del sottosegretario alla giustizia, Francesco Paolo Sisto, che ha parlato de “L’eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. 

L’avvocato Sisto, visibilmente soddisfatto dell’accoglienza ricevuta, ha cominciato a parlare direttamente ai ragazzi presenti sottolineando l’importanza della cultura: “La cultura - ha detto - è il migliore strumento per combattere l’illegalità. Più sapete e meno avrete bisogno di scorciatoie intrise di illegalità”. La cultura della legalità è quell’insieme di principi, idee e comportamenti che devono spingere i giovani a realizzare i valori della libertà, della democrazia, della giustizia ma anche della nonviolenza, della tolleranza, della pace. Affinché la società progredisca e si muova verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono stati eliminati proprio perché hanno fatto il loro dovere: “Il loro sacrificio - ha affermato Sisto - ci deve rendere orgogliosi. È come se fossero quotidianamente presenti in mezzo a noi. Forse è questo il vero significato del loro sacrificio: essere presenti con la forza del loro esempio. Trasformando quel sangue e quei drammi in speranza. L’esempio spetta a noi, la speranza è tutta vostra” ha concluso il sottosegretario (nella foto sotto), rivolgendosi ancora una volta ai giovani presenti.

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Sempre il 23 maggio si è aperta nella galleria della biblioteca comunale “Giovanni XXIII” una esposizione di libri sull’argomento. La mostra potrà essere visitata negli orari di apertura della biblioteca fino al 31 maggio.

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