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Martedì, 19 Marzo 2024
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Screening oncologici: "Impossibile spostare le prenotazioni, numero verde sempre muto"

La Regione Puglia ha avviato il programma di screening per attuare una prevenzione efficace attraverso la diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell'utero e del colon-retto

SAN PIETRO VERNOTICO – La Regione Puglia ha avviato il programma di screening per attuare una prevenzione efficace attraverso la diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell'utero e del colon-retto. Chi ha un’età compresa tra i 25 e i 70 anni, da qualche tempo sta ricevendo lettere di convocazione per sottoporsi a Screening alla cervice uterina, mammografico e del colon retto (a seconda dell'età). Tutto bello se non fosse che il numero verde designato per spostare eventualmente l’appuntamento, è sempre muto. E il portale “Puglia salute” si blocca.  

Funziona così la prevenzione? Si chiede una 58enne di Mesagne, insegnante, che ha ricevuto una lettera per un appuntamento per la mammografia in una fascia oraria lavorativa e che non potendo chiedere un giorno di permesso o ferie, ha tentato invano di spostare l’appuntamento. Ha telefonato ininterrottamente per una settimana, negli orari indicati, al numero verde ma nulla. Non riuscendoci ha dovuto rivolgersi a un parente perché si recasse fisicamente in ospedale, in questo caso si tratta del Melli di San Pietro Vernotico, per chiedere di spostare l’appuntamento. 

Ma anche questa modifica è risultata difficoltosa, il portale è quasi sempre bloccato. Va precisato che ai sanitari in servizio nell’ambulatorio di senologia del Melli non spetta occuparsi di “prenotazioni” per gli screening ma della gestione delle pazienti che si sottopongono agli esami diagnostici. Gli esami di screening sono servizi gestiti direttamente dalla Regione. Spesso, però, presso gli uffici dell’ambulatorio sampietrano si presentano utenti che non riescono a spostare l’appuntamento perché dall’altro lato del telefono non c’è risposta. 

Numero verde “muto” e portale spesso “lento” o in blocco non fanno altro che rallentare il sistema di prevenzione e spesso scoraggiare gli utenti. Accade che qualcuno rinuncia alla prestazione sanitaria e alla prevenzione stessa, dovendo, in alternativa rivolgersi ai privati, a costi inaccessibili per molti. Eppure basterebbe solo rendere efficiente il sistema legato alle prenotazioni. 

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