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Domenica, 28 Aprile 2024
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Screening di prevenzione oncologica in due aziende agroalimentari del Brindisino

 L’Ambulatorio mobile di Fondazione Ant partirà il 31 gennaio: tra le tappe Mesagne e Francavilla Fontana

BRINDISI - Per il secondo anno consecutivo la Uila Puglia è impegnata, insieme a Fondazione Ant a diffondere la cultura della prevenzione, sottoponendo le lavoratrici e i lavoratori del comparto agroalimentare a screening di prevenzione oncologica. L’Ambulatorio mobile di Fondazione Ant partirà il 31 gennaio dallo stabilimento della Granarolo di Gioia del Colle (Ba), per poi proseguire nel Comune di Palagiano (Ta), Corsano (Le), Aradeo (Le), presso gli stabilimenti produttivi Fratelli Ruggiero di Mesagne (Br), Soavegel di Francavilla Fontana (Br), Princes di Foggia e l’ultima tappa sarà lo stabilimento Birra Peroni di Bari il giorno 1° marzo. 

L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa che si è tenuta oggi, giovedì 25 gennaio, presso l’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia. Sono intervenuti l’assessore Regionale alle Risorse Agroalimentari, Donato Pentassuglia, la Coordinatrice nazionale attività sanitarie e sociosanitarie Fondazione Ant Silvia Leoni, il segretario generale Uila Nazionale, Stefano Mantegazza, il segretario regionale Uila Puglia Pietro Buongiorno e il segretario regionale Uil Puglia, Gianni Ricci. 

L’incidenza dei tumori in Italia è un argomento di grande importanza, che tocca da vicino la salute e la vita di molti cittadini italiani: secondo le statistiche, infatti, il tumore è la seconda causa di morte nel nostro paese, superata solo dalle malattie cardiovascolari. È stato stimato nel 2023 un aumento a 395mila dei nuovi casi di tumore e si prevede per i prossimi due decenni un incremento del numero assoluto annuo di nuove diagnosi oncologiche. 

“Purtroppo, per effetto dell’emergenza sanitaria, che soprattutto nei primi mesi del 2020 ha sospeso o rallentato i programmi di screening nazionali e le attività̀ ambulatoriali, la sanità pubblica si trova, ancora oggi, a recuperare il tempo perduto con differenze importanti tra le Regioni e lunghe liste di attesa per i cittadini. Il ricorso alla sanità privata è condizionato della crisi economica in corso, che costringe chi è più in difficoltà a rinunciare alla prevenzione – ha affermato Pietro Buongiorno, Segretario Generale Uila Puglia - L’obiettivo che cerchiamo di perseguire con questa iniziativa rimane quello di promuovere la cultura della prevenzione, affinché si inneschino dinamiche volte a diminuire il numero di malati. Ciò avrebbe un impatto virtuoso su tutto il sistema sociale con minori costi per la sanità pubblica e soprattutto più salute e benessere psico-fisico per le persone, intese come lavoratori e come cittadini nel senso più ampio del termine".

"Ormai è risaputo che la lotta contro il cancro inizia dalle decisioni quotidiane di ciascuno di noi: la nostra campagna nasce, quindi, per informare e sensibilizzare le persone a partire dai luoghi di lavoro. Lo facciamo anche grazie alla collaborazione con Fondazione Ant che promuove comportamenti e stili di vita sani, riportando al centro della discussione le responsabilità dei singoli, ma anche le possibilità e le opportunità che offrono le nostre scelte quotidiane nel tenere lontano il rischio di tumori. Questo progetto è l’occasione per mettere in luce il valore della diagnosi precoce che, attraverso screening e controlli clinico-sanitari periodici, è in grado di individuare il cancro ancora nelle sue fasi iniziali, garantendo un tasso di sopravvivenza maggiore ed una migliore qualità della vita”.

Il segretario generale Uila Nazionale Stefano Mantegazza ha ribadito la volontà della segreteria nazionale di estendere la progettualità alle altre regioni, invitando Fondazione Ant ad intervenire ai lavori del prossimo Consiglio nazionale: “La buona prassi della Uila Puglia va ampliata per due ordini di ragioni: come organizzazione sindacale abbiamo la responsabilità di pensare al benessere dei lavoratori; ma con campagne di prevenzione del genere possiamo cercare anche di limitare i costi sociali ed economici che le malattie oncologiche trasferiscono sul sistema sanitario, costi che tolgono risorse per uno sviluppo economico e sociale del nostro paese”.

Silvia Leoni, coordinatrice Nnzionale delle attività sanitarie e sociosanitarie presso la Fondazione Ant, ha condiviso le riflessioni sulla precedente edizione del progetto: "La matrice principale di tali iniziative è chiara: promuovere la cultura della prevenzione. La prevenzione rappresenta l'unico strumento in grado di influire concretamente sul numero di assistenze attivate. Anche se centinaia di visite possono sembrare una goccia nel mare, i dati dell'anno scorso rispecchiano statisticamente quelli nazionali. Su 200 visite effettuate, nel 10 per cento dei casi l'equipe medica ha individuato elementi che richiedevano ulteriori approfondimenti, potenzialmente portando a venti casi di diagnosi precoci. L'Ant intende mantenere la sinergia con la Uila è disponibile a instaurare ulteriori collaborazioni, poiché c'è una visione d'insieme importante e i risultati ottenuti in Puglia potrebbero estendersi a livello nazionale".

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