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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Sospensiva del Tar sulla musica in centro, Brindisi diventa un dormitorio estivo"

Confesercenti dopo la bocciatura da parte dei giudici di Lecce dell'ordinanza del Comune che permetteva le emissioni sonore ogni giorno fino all'una

BRINDISI - Dopo la sospensiva del Tar che riguarda l'ordinanza del Comune di Brindisi sugli orari della musica in centro, restano immutate la posizione e le valutazioni di Confesercenti della provincia di Brindisi sugli orari serali in cui è possibile irradiare musica ed emissioni sonore in genere negli esercizi commerciali deputati a ristorazione e somministrazione di bevande nel centro urbano del capoluogo.

L’associazione Confesercenti non condivide quanto decretato dal Tar Puglia - sezione Lecce, con sentenza n.00765/2023, con cui si annulla, in parte, l’ordinanza del sindaco di Brindisi numero 31 del 6 luglio scorso, relativamente alla parte in cui il provvedimento va in deroga alla legge 447/1995 e alla legge regionale 3/2002 e al Piano di zonizzazione acustica del Comune di Brindisi, consentendo l’intrattenimento musicale e la diffusione di musica, tutti i giorni, fino all’una di notte.

Per Confesercenti, "di fatto, il decreto del Tar riporta indietro alla mezzanotte il limite orario per le diffusioni sonore nel centro urbano di Brindisi, dal 7.07.2023 al 11.09.2023, così come richiesto nel ricorso proposto da alcuni residenti. Gli esercenti, dopo un incontro urgente tenuto presso la sede di Confesercenti Brindisi, hanno manifestazione pieno sostegno all’ordinanza del Comune e ove ne ricorreranno i presupposti si costituiranno nel giudizio di opposizione al decreto di cui sopra".

"Restiamo poi fortemente colpiti - afferma il presidente provinciale Confesercenti, Michele Piccirillo - sui tempi e sulle modalità di emissione del decreto de quo, che accoglie in meno di 24 ore un ricorso presentato nel pomeriggio di venerdì 21 luglio con sentenza del giorno successivo, sabato  22 luglio, impedendo di fatto, al Comune, all’Asl di Brindisi, la possibilità di costituirsi in giudizio. Una celerità che si spera sia replicata, ce lo auguriamo, per altre vicende giudiziarie importanti. Questa scelta, condizionata all’esigenza di alcuni residenti, si rischia che le città diventino 'dormitorio estivo', invece di incentivare la propensione turistica del territorio, come accade in altre realtà. La conseguenza è che i nostri giovani saranno continuamente sulle strade per trovare adeguato divertimento in città limitrofe". 

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