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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Studenti da ogni parte del mondo alla scoperta della Dieta Mediterranea in Puglia

Un successo l’edizione 2022 dell’ “Apulian mediterraean diet excellences”, tour didattico promosso e organizzato dalla Fondazione Dieta Mediterranea di Ostuni

Si è rivelata un grande successo l’edizione 2022 dell’ “Apulian mediterraean diet excellences”, tour didattico promosso e organizzato dalla Fondazione Dieta Mediterranea di Ostuni. Professionisti provenienti da ogni parte del mondo ed iscritti al corso di laurea magistrale internazionale “Italian Food and Wine” dell’Università di Padova, attraverso un progetto multisensoriale ed esperienziale in Puglia, hanno potuto apprendere fino in fondo il senso e l’immenso valore della Dieta Mediterranea.

Un vero e proprio viaggio tra le bellezze e le eccellenze di una terra ricca di paesaggi, biodiversità, cultura, sapori, tradizioni e virtuosi esempi imprenditoriali. Le attività hanno preso il via presso la sede del Gruppo d’Azione Locale Alto Salento ad Ostuni, con il seminario “Semi di Futuro - Dieta Mediterranea, Opportunità e Sostenibilità”, insieme al dott. Antonio Caso, ricercatore ed esperto in europrogettazione, ed alla dott.ssa Ilaria Oliva, esperta in progettazione eventi e nota sommelier. La straordinaria accoglienza del presidente, dott. Enzo Iaia, e l’elevata qualità degli interventi, hanno permesso lo svolgimento di una lezione di altissimo livello, improntata sulla valorizzazione delle eccellenze agroalimentari pugliesi, attraverso un approccio in grado di guardare alla tradizione in chiave altamente innovativa e sostenibile. 

Al centro delle iniziative si evidenzia la lectio magistralis tenuta dal professor Antonio Capurso, geriatra e ordinario in quiescenza all’Università di Bari, considerato uno dei massimi esperti di Dieta Mediterranea a livello internazionale, presso l’auditorium dell’ex convento delle Monacelle nel cuore del centro storico della città bianca. Un momento di somma formazione in cui il docente ha percorso gli ultimi 5mila anni di storia dello stile di vita migliore al mondo, fino a riportare le ultime news dal mondo della ricerca, evidenziando i vantaggi in termini di miglioramento della qualità della vita e della salute dell’uomo e dell’ambiente determinati dall’aderenza al modello mediterraneo. Il tutto col patrocinio del Museo delle Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale, il rinomato istituto storico-culturale guidato dall’avvocato Michele Conte, che ha convintamente sostenuto l’iniziativa. Numerosi i luoghi e le aziende visitate nei quattro giorni di permanenza degli universitari padovani con l’articolato programma preparato dal nuovo Segretario della Fondazione Dieta Mediterranea, dott. Domenico Rogoli. Un’azione orientata alla promozione di un territorio ricco di storia, di cultura e di bellezza, in un contesto scientificamente prestigioso ed autorevole.

Una tappa particolarmente sentita del progetto formativo è quella presso il “FrantOlio di Pietro D’Amico”, oleificio cistranese sapientemente guidato da Pietro e Vita D’amico, famiglia di imprenditori appassionati e preparatissimi, supportati da uno staff di grande spessore umano e culturale. La visita presso questo frantoio ha infuso nei turisti didattici tutta l’importanza dell’Olio extravergine d’Oliva, prodotto principe della Dieta Mediterranea. Con il supporto della prof.ssa Angelita Amati, si è potuto comprendere il delicato processo di frantumazione e trasformazione delle olive in olio, e degustare gli ottimi extravergini prodotti. Altrettanto entusiasmante la visita a San Vito dei Normanni presso il laboratorio di pasta fresca "Al Mattarello" di Dino Ligorio, ottimo esempio di incontro tra innovazione tecnologica e tradizione, in cui i futuri ambasciatori del made in Italy si sono cimentati nella preparazione delle orecchiette pugliesi, prima di poterne osservare la creazione nel ciclo di produzione meccanizzato all'avanguardia. Il percorso si è arricchito con le visite a Locorotondo presso la Cantina Cardone, storica azienda vitivinicola della Valle d’Itria, guidata da Marianna Cardone che ha spiegato in maniera dettagliata il sistema di produzione e offerto un importante approfondimento sull’importanza delle etichette alimentari, e presso il Centro di ricerca Basile-Caramia, con degustazione dei vini Cardone e di quelli della cantina sperimentale del centro, con l’ausilio del prof. Ignazio Zara e del dott. Pasquale Venerito.  

Nella terra dei Messapi particolarmente interessante è stata l’offerta didattica proposta dall’industria conserviera dei Fratelli Ruggiero a Mesagne, con una bellissima lezione sulla biodiversità presentata dal dott. Angelo Giordano, agronomo, ed una succulenta degustazione di carciofi e pomodori coltivati nell’agro locale organizzata da Ivana Ruggiero, amministratrice delegata dell’azienda, e dall’ottimo staff. Non poteva mancare in questo emozionante itinerario la Cantina San Donaci, eccellenza pugliese ricca di storia, con il presidente Marco Pagano e i suoi avvincenti racconti sui successi aziendali nei suggestivi sotterranei dell’azienda, fino alla bellissima Masseria Cuturi di Manduria, tra ulivi millenari, vigneti di primitivo ed i resti dell’antica civiltà messapica.

Culture profondamente diverse (di ben 18 diverse nazionalità!) hanno trovato un naturale punto d’incontro presso l’hotel del Centro di Spiritualità “Madonna della Nova”, da anni punto di riferimento della Fondazione nella realizzazione di progetti di promozione del territorio e dello stile mediterraneo. Le cure e la disponibilità di Don Franco Blasi e di tutti i collaboratori del centro hanno agevolato il consolidamento di un clima amichevole e disteso tra i viaggiatori ospitati nella città bianca.

Il successo dell’iniziativa, fortemente voluta dalla professoressa Stefania Maggi, presidente della Fondazione Dieta Mediterranea, e dal professor Matteo Marangon, preside del Dipartimento Agronomia e dell’Alimentazione dell’Università di Padova, coadiuvato nell’occasione dalla professoressa Viviana Corich, ha rappresentato un investimento concreto nel territorio regionale e costituisce un importante punto di svolta nell’azione che l’ente no-profit vuole intraprendere per la città pugliesi.

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