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Cronaca

Corruzione, per Consales e Screti ipotesi di abbreviato: tangenti e assunzioni

Oggi udienza preliminare: i difensori scioglieranno la riserva il 3 ottobre, intanto hanno sollevato opposizioni alla costituzione di parte civile dell’Oga

BRINDISI – Di fronte all’accusa di corruzione per 30mila euro più sei assunzioni confermata dalla Procura, i difensori degli imputati Luca Screti e dell’ex sindaco di Brindisi Mimmo Consales non escludono la strada del processo abbreviato condizionato a una perizia sulle condizioni economico-finanziarie della ditta Nubile a cui il Comune affidò l’impianto di Cdr.

L'imprenditore Luca Screti, amministratore di Nubile SrlLa riserva sarà sciolta il prossimo 3 ottobre, quando gli imputati – oggi presenti in aula – e gli avvocati Massimo Manfreda (per Consales) e Vincenzo Farina (per Screti) torneranno davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Brindisi, Luigi Forleo, per sciogliere la riserva. Stessa ipotesi è al vaglio del difensore del terzo imputato, Marcello Caramuscio, ingegnere, all’epoca direttore tecnico dell’impianto (l’avvocato Michele Laforgia del foro di Bari). Sono imputati anche il commercialista Massimo Vergara e l'imprenditore Francesco De Marco, quest'ultimo ex amministratore della Nubile dopo Screti. Il gup, a sua volta, dovrà esprimersi sulle eccezioni sollevate dai penalisti rispetto alle istanze di costituzione di parte civile presentate per conto dell’ex Oga (organo di governo d’ambito) perché secondo i difensori Farina e Manfreda ci sarebbe una duplicazione delle richieste di risarcimento danni, patrimoniali e non, tenuto conto di domande identiche arrivare dai Comuni di Brindisi, Cellino San Marco e San Pietro Vernotico che ne ha fanno parte.

Per il sostituto procuratore Giuseppe De Nozza, titolare del fascicolo d’inchiesta che portò agli arresti il 6 febbraio 2016, con conseguente caduta dell’Amministrazione cittadina di centrosinistra, ci sono tutti gli elementi per sostenere l’accusa di corruzione al dibattimento assieme a quella della truffa. Rispetto alle contestazione originaria, l’imputazione è stata allargata perché il pubblico ministero ha contestato accanto alla tangente di 30mila euro, l’assunzione alle dipendenze della Nubile di sei persone, tutte indicate e riconducibili a Consales, sulla base delle dichiarazioni rese dallo stesso imprenditore in sede di interrogatorio, all’indomani dell’arresto in carcere. Consales, dal canto suo, ha sempre respinto l’accusa e sostiene che Screti abbia offerto un contributo elettorale. Una somma di denaro che peraltro lui mai avrebbe chiesto e della quale non sapeva né l’importo, né la data del versamento.

Per il pm, invece, l’ex sindaco di Brindisi  avrebbe speso “il ruolo politico e amministrativo in sostengo degli interessi della Nubile, società gravata da un’imponente esposizione debitoria, oggetto di transazione con l’Agenzia delle Entrate” reso possibile “anche e soprattutto spendendo la stipula del contratto da 176.514.000 di euro con il Comune di Brindisi per la gestione, per 15 anni, dell’impianto per rifiuti di via per Pandi, di proprietà dell’Amministrazione cittadina”.

Le “ulteriori utilità sono consistite nell’assunzione e comunque nel far lavorare alle dipendenze della Nubile sei persone, in occasione della messa in esercizio a regime, il 7 gennaio 2014 dell’impianto di Cdr” con provvedimento ritenuto “illegittimo del 6 novembre 2013”. Il denaro, secondo questa prospettazione, sarebbe stato consegnato a Consales per estinguere le rate del debito che il sindaco aveva con Equitalia per la società di comunicazione News sas, le cui quote furono cedute dopo l’elezione. In attesa del ritorno davanti al gup sono stati sospesi i termini per la prescrizione dei reati contestati.

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