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Cronaca

Soggiorno climatico, anziani a Salsomaggiore. Ma pagheranno tutto loro

Quest'anno il ticket è totalmente a carico dei partecipanti, stando al bilancio lasciato dal commissario: 576 euro a testa per 12 notti, salvo tagli dopo la gara. La località scelta fra 13 mete. I posti disponibili sono 181: partenza tra settembre e il 15 ottobre

BRINDISI – Quest’anno non ci sono fondi disponibili nel bilancio del Comune di Brindisi per coprire parte delle spese per il viaggio e il soggiorno climatico degli anziani. Risultato? L’appuntamento tradizionale alle terme ci sarà, ma con ticket interamente a carico dei pensionati, pari a 576 euro per 12 notti.

Il costo pro-capite emerge dalla determina con il cui dirigente dell’Ambito territoriale del quale fanno parte i Comuni di  Brindisi e San Vito dei normanni, ha “approvato la realizzazione del soggiorno climatico 2016 a Salsomaggiore Terme per 181 anziani, da effettuarsi in un turno unico”, per dodici giorni, con “colazioni, pranzi e cene inclusi”, nel periodo compreso tra settembre e il 15 ottobre.

Per partecipare è necessario partecipare al bando che sarà pubblicato tra qualche giorno, avviso riservato a quanti dichiarano redditi sino a 15mila euro. Il Comune, alla scadenza del termine per la presentazione delle domande, stilerà una graduatoria che terrà conto anche della partecipazione negli ultimi due anni e dell’anzianità.

Diversamente non poteva fare l’Amministrazione cittadina, stando all’eredità lasciata dal commissario Cesare Castelli che ha retto le redini dell’Ente dopo lo scioglimento del Consiglio conseguente alle dimissioni in massa, 48 ore dopo l’arresto per corruzione dell’ex sindaco, e sino alla proclamazione di Angela Carluccio, risultata eletta al ballottaggio del 19 giugno.

Nel bilancio di previsione che Castelli ha approvato con i poteri del Consiglio è stata “impegnata la somma di 104.600 euro per il soggiorno climatico riservato agli anziani, servizio a domanda individuale, a condizione che dallo stesso si riesca a garantire “una entrata pari al cento per cento dell’importo” da incassare attraverso i ticket pagati dai pensionati che, di conseguenza, subiranno un aumento rispetto agli passati quando la copertura era pari al 70 per cento. Chi pensava a una correzione da parte della nuova Amministrazione, si sbagliava: l’importo è identico a quello che risulta nella determina, dove viene precisato che “la spesa sarà interamente coperta con le contribuzioni dei partecipanti”.

Il ticket stabilito per partecipare è pari a 576 euro e tale resta sino all’aggiudicazione della gara per la selezione dell’agenzia viaggi a cui affidare il compito di organizzare viaggio e soggiorno nella località termale che gli stessi anziani, iscritti al centro del Comune di Brindisi, hanno scelto rispondendo a un sondaggio con il quale sono state proposte 13 destinazioni, così come è stato fatto negli ultimi anni.

“L’eventuale ribasso di gara sarà scomputato e con separato atto dirigenziale, equamente sottratto sulla quota di tutti i partecipanti inseriti in graduatoria”, si legge. “Resta inteso che l’Amministrazione comunale è intenzionata a proporre in soggiorno che non sia sterile, ma confortevole, in cui siano comprese iniziative a carattere socio ricreativo e culturale che le stesse agenzie partecipanti dovranno proporre in sede di gara”, è scritto ancora nel provvedimento adottato dal dirigente.

Lo scorso anno venne scelta Montecatini, con 222 posti resi disponibili dopo la gara che permise la partecipazione di 41 anziani in più rispetto alla previsione iniziale, con conseguenze anche sugli scaglioni di reddito, fatta eccezione per quello relativo a redditi Isee da zero sino a duemila euro: ticket individuale pari a 120 euro, per un totale di 3.720.

Passarono a 101 dagli iniziali 80, i posti disponibili in relazione allo scaglione che andava da 2000,01 a 7.500 euro: ticket pari a 290,26 per un totale di 29.316,26, mentre  prima del ribasso di gara l’importo stabilito per il  ticket individuale era pari a 375,75. Cinquanta furono gli anziani ammessi per la classe di reddito che andava da 7.500.01 a diecimila: ticket di 437,60. Prima del ribasso di gara, i posti disponibili erano 40 e il costo chiesto ai partecipanti era di  546. L’ultima classe partiva da 10.000,01 e arrivava a 15mila euro, per quaranta posti, a fronte dei trenta iniziali, e ticket di 457,60 mentre in origine era di 566. 

A conti fatti, lo scorso anno l’Amministrazione ritenne di riuscire a incassare la somma totale di 73.220 euro, pari al 70 per cento del costo complessivo di 103.807 euro e 55 centesimi.

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