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Cronaca

Autigno, il Tar annulla la gara per la bonifica della discarica

I giudici amministrativi accolgono il ricorso della ditta Ecolservizi di Ostuni, seconda classifica, contro l’aggiudicataria Idrovelox di Carmiano: “Non ha prodotto cauzione prevista come requisito necessario”

BRINDISI – Altolà del Tar alla gara per la rimozione del percolato dalla discarica di Autigno di proprietà del Comune di Brindisi: i giudici amministrativi hanno annullato l’aggiudicazione per la bonifica del sito, accogliendo il ricorso presentato dalla società che si è classificata seconda, la Ecolservizi di Ostuni, contro la Idrovelox di Carmiano risultata prima perché non aveva prestato cauzione, come invece previsto a titolo di requisito.

La sede del Tar di LecceLa Prima sezione del Tar di Lecce ha sciolto la riserva lo scorso 23 giugno, dopo aver riconosciuto con ordinanza del 29 gennaio scorso la sospensiva che di fatto aveva congelato l’iter. Il Comune, così come la società Idrovolex possono azionare il secondo grado di giudizio, presentando ricorso al Consiglio di Stato, ma resta il fatto che per l’ennesima volta in materia di rifiuti c’è da registrare l’intervento del Tar che smentisce i provvedimenti assunti dall’Amministrazione cittadina.

La Idrovelox di Carmiano era stata designata con procedura di urgenza, ma l’aggiudicazione è stata ritenuta “illegittima” dalla ricorrente, rappresentata in giudizio dall’avvocato Alfredo Matranga. E sul punto il Tar è arrivato alle stesse conclusioni sostenendo che “non poteva trovare accoglimento l’istituto del cosiddetto soccorso istruttorio, che consente di sanare requisiti che avrebbero dovuto essere presenti già al momento della scadenza del termine di presentazione delle offerte”.

Il Comune, quindi, non poteva affidare il servizio alla Idrovelox che, contrariamente a quanto previsto espressamente nel bando, “al momento della presentazione delle offerte non aveva prodotto l’impegno del fideiussore a rilasciare la garanzia finanziaria prevista per l’esecuzione del contratto”. E’ emerso, infatti, che la stipula dell’atto di garanzia fideiussoria per la cauzione definitiva sia avvenuta l’11 dicembre 2015, vale a dire dopo l’aggiudicazione provvisoria.

Il Tar ha condannato Comune di Brindisi al pagamento delle spese processuali liquidate in mille e cinquecento euro oltre accessori di legge e al rimborso del costo del contributo unificato per duemila euro.

Il sequestro della discarica di Autigno-2Autigno, quindi, resta ancora una spina nel fianco dell’Amministrazione cittadina, posta sotto sequestro il 5 maggio 2015 per inquinamento della falda, con conseguente ipotesi di omissione di atti d’ufficio, per la quale rischiano il processo dirigenti pubblici, tra funzionari in servizio presso lo stesso Comune, la Provincia e l’Arpa nel caso in cui dovesse essere confermata l’impostazione da parte della Procura.

Per l’ex gestore del sito, Luca Screti, che in quel periodo era amministratore unico della Nubile, e per l’allora direttore tecnico della discarica, Giuseppe Masillo, il processo è già iniziato di fronte al Tribunale di Brindisi rispetto all’imputazione di violazione delle disposizioni contenute nell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale.

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