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Cronaca Mesagne

Accoltellato il nipote del "Gabibbo"

MESAGNE – Prima in due. Poi, visto che la prima dose di botte non sembrava essere stata sufficiente, il ritorno in quattro o cinque. Ma, nel corso dell’ultimo violento pestaggio, la vittima del branco tira fuori un serramanico e accoltella all’addome uno dei picchiatori. C’è un arresto, al momento, per l’accoltellamento del tardo pomeriggio a Mesagne del nipote del famigerato “Gabibbo”. Le indagini – sul caso lavorano gli agenti del commissariato di Mesagne e della squadra mobile di Brindisi -, sono ancora in corso, ma al momento alcune responsabilità sarebbero venute a galla, durante gli interrogatori di due dei contendenti avvenuti al pronto soccorso dell’ospedale Perrino, dove entrambi sono finiti per le ferite riportate.

MESAGNE – Prima in due. Poi, visto che la prima dose di botte non sembrava essere stata sufficiente, il ritorno in quattro o cinque. Ma, nel corso dell’ultimo violento pestaggio, la vittima del branco tira fuori un serramanico e accoltella all’addome uno dei picchiatori. C’è un arresto, al momento, per l’accoltellamento del tardo pomeriggio a Mesagne del nipote del famigerato “Gabibbo”. Le indagini – sul caso lavorano gli agenti del commissariato di Mesagne e della squadra mobile di Brindisi -, sono ancora in corso, ma al momento alcune responsabilità sarebbero venute a galla, durante gli interrogatori di due dei contendenti avvenuti al pronto soccorso dell’ospedale Perrino, dove entrambi sono finiti per le ferite riportate.

Sono circa le 18.45 quando il duello rusticano si consuma nei pressi del bar “La Lanterna”, di via Basilicata, nei pressi del vecchio campo sportivo. Arrivano prima in due e aggrediscono il 38enne Pietro Letizia, sembra dopo uno sguardo di troppo nei confronti della ragazza di uno di loro. Dalla classica frase “che hai da guardare?” scoppia la prima scazzottata, nel corso della quale Letizia viene pestato a dovere ma si difende e contrattacca. E allora si rende necessaria, pare, per lavare l’onta dello sguardo, una seconda spedizione punitiva, portata a termine dai primi due aggressori a cui si aggiungono altri due compari.

Tra di loro c’è anche il 20enne Giampaolo Gravina (nipote del famigerato Francesco Gravina, detto “Gabibbo” arrestato il 27 gennaio scorso per la spedizione punitiva che risultò mortale nei confronti di Giancarlo Salati, ammazzato di botte perché odiato dal boss Massimo Pasimeni), che rimedia una coltellata all’addome ed il ricovero – per le ferite non gravi -  nel reparto Chirurgia con 15 giorni di prognosi. Gravina, insieme ai suoi compari nel corso della seconda spedizione punitiva, riducono così male Letizia che alla fine tira fuori un coltello e si scaglia contro il primo che capita dei suoi aggressori.

A farne le spese proprio Gravina. Al termine dell’interrogatorio condotto dall’ispettore Roberto Barone, per il commissariato di Mesagne, e dal sostituto commissario della Squadra mobile brindisina Domenico Conte, la dinamica dei fatti è più chiara e c’è già l’arresto, ai domiciliari, visto che anche lui è finito in ospedale, per Pietro Letizia con l’accusa di detenzione ingiustificata di coltello e lesioni volontarie aggravate. L’arresto è stato disposto dal pm di turno Giuseppe De Nozza.

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