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Cronaca

Ad opere religiose l'obolo della giunta

BRINDISI – Centododicimila 265, barra 00 euro. A tanto ammonta “l’obolo” degli amministratori provinciali nei confronti della collettività. Un “tesoretto”, considerati i tempi che corrono, per generosità e slancio da parte della giunta, che stamattina, al gran completo ha preso parte alla decisione di comunicare il deliberato di devolvere a pioggia i finanziamenti resi possibili dal “taglio ai costi della politica”. E i membri dell’esecutivo se lo sono tagliati “di brutto”, lo stipendio. Tra il 20 e il 10%, hanno detto “buona la seconda”. Tranne il presidente, che si è imposto la detrazione più alta.

BRINDISI – Centododicimila 265, barra 00 euro. A tanto ammonta “l’obolo” degli amministratori provinciali nei confronti della collettività. Un “tesoretto”, considerati i tempi che corrono, per generosità e slancio da parte della giunta, che stamattina, al gran completo ha preso parte alla decisione di comunicare il deliberato di devolvere a pioggia i finanziamenti resi possibili dal  “taglio ai costi della politica”. E i membri dell’esecutivo se lo sono tagliati “di brutto”, lo stipendio. Tra il 20 e il 10%, hanno detto “buona la seconda”. Tranne il presidente, che si è imposto la detrazione più alta.

Gioiscono le organizzazioni cattoliche, che almeno l’ex Ici - nuova Imu dovranno pagarla anche per l’effetto Monti: arrivano i contributi di 5.000 euro a favore dell’oratorio San Francesco di Paola di Oria; di 20.000 euro a favore della Fondazione di partecipazione “Giovan Battista Imperiali” di Francavilla Fontana; di 20.000 euro a favore dei Salesiani di Brindisi per strutture sportive ed emergenza educativa; di 3.000 euro per i Salesiani di Cisternino; di 3.000 euro all’Istituto San Vincenzo di Brindisi; contributo di 20.000 euro per la Caritas di Brindisi;  di 10.000  euro per la Caritas di Oria e contributo di 2.000 euro per l’Oratorio Sing di Oria. A ciò si aggiunge il contributo di 32.265,13 euro in favore dell’associazione “La Nostra Famiglia” di Ostuni” realizzato nel 2010 sempre attraverso la decurtazione degli stipendi del presidente della Provincia e degli assessori provinciali.

Una cifra ragguardevole, un bel regalo di Natale per chi sta in prima linea nella lotta alle difficoltà quotidiane di migliaia di disperati, sempre più autoctoni rispetto al resto degli immigrati sul territorio. Una cifra ottenibile grazie al “minimo sforzo”, il 10 anziché il 20% - poiché “trattasi di spontanea iniziativa” degli amministratori (recita la determina dirigenziale approvata 48ore prima ndr) - del “magro” stipendio, che passa la Provincia di Brindisi al mese.

Presidente Massimo Ferrarese: 5.635,84 euro; vice presidente Francesco Mingolla 2.113,44 euro. Assessori: Donato Baccaro, Paola Baldassarre, Vincenzo Baldassarre, Maurizio Bruno, Natale Curia, Vincenzo Ecclesie, Antonio Martina, Pietro Mita ed il neo subentrato al neo sindaco di Oria Christian Romano al posto di Cosimo Pomarico, 3.663,30 euro.

Dalla determina si evince, al netto del presidente, che – come da disposizioni di legge – il vice presidente Francesco Mingolla percepisce 2.113,44, perché essendo l’unico classificato come “lavoratore dipendente in servizio attivo”, colui cioè che continua a svolgere la professione nonostante l’incarico politico, non ha diritto ai 4.226,88 euro al mese che gli toccherebbero, ma alla metà, il 50%. Paola Baldassarre, l’unica tra gli amministratori a rientrare nella categoria dei “disoccupati” ha diritto alla paga piena 3.663,30 euro al mese.

Così come tutti gli altri assessori: i 4 “lavoratori dipendenti in aspettativa” Donato Baccaro, Vincenzo Baldassarre, Maurizio Bruno, Vincenzo Ecclesie. E i tre “lavoratori autonomi” Natale Curia, Pietro Mita ed il neo assessore Christian Romano, oltre all’unico “libero professionista” Antonio Martina. Il campione delle detrazioni è sempre il “leader Maximo” Ferrarese con 1.127,16 euro al mese. Il suo vice, in virtù del dimezzamento dello stipendio percepito, si attesta a 211,34 euro/mese; il resto della giunta si “taglia” 366,33 periodico euro al mese.

Con 112 mila 265, sbarra 00 euro l’attiva giunta Ferrarese – frutto del “laboratorio politico da esportare a livello nazionale con Raffaele Fitto nuovo alleato al centro” - non era Nichi Vendola l’interlocutore naturale? – ha fatto l’impossibile: grandi risparmi,  dell’ordine dei milioni di euro, attraverso il recupero di economie importanti nelle società partecipate, come ad esempio la Santa Teresa, e la riduzione dei componenti dei consigli direttivi delle stesse. Milioni di euro che sono stati utilizzati per l’ordinaria amministrazione delle competenze dell’Ente in particolare legate alla sicurezza stradale e alla sicurezza nelle scuole.

“Come è noto – ha dichiarato Ferrarese - la Provincia di Brindisi è stata la prima in Italia e decurtare una parte degli stipendi del presidente e degli assessori per attuare nel concreto un risparmio dei costi della politica. Mentre gli altri parlavano noi abbiamo agito attraverso una riduzione delle indennità della Giunta per realizzare interventi nel sociale ad appannaggio delle categorie più deboli della popolazione: bambini, anziani, indigenti e famiglie disagiate.

A questo risparmio si aggiunge quello derivante dal mancato utilizzo da parte dei componenti della Giunta dei telefonini aziendali, risparmi che ci hanno consentito di realizzare rete wireless gratuite nelle principali piazze delle nostre cittadine. A breve, infatti, sarà possibile collegarsi via internet da quattro piazze di Brindisi, Mesagne, Francavilla Fontana e Oria”. Quanto sarà breve questa attesa, in questi quattro luoghi che in una intervista a livello nazionale diventano “tutto il territorio provinciale” - è tutta da vedere.

Altra fonte di risparmio dell’ente è stata la scelta di destinare le auto blu che erano al servizio degli assessori alla Polizia Provinciale e di utilizzare, attraverso idonei corsi, gli autisti come agenti. Ciò ha consentito da un lato un risparmio sulle spese e dall’altro di incentivare i controlli sulle strade provinciali e, attraverso le contravvenzioni elevate, rimpinguare le casse dell’Ente”. Gli assessori, nei loro uffici, pare ci arrivino con le proprie auto. Ricevendo una corposa indennità di missione. Circa un litro di benzina ogni 5 chilometri percorsi. Per il presidente, il risparmio è comunque assicurato. Il libro delle buone intenzioni è sempre aperto, ma per ora ve lo risparmiamo, dato i tempi di “tagli” che imperversano.

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