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Cronaca

“Addio Antonio, piccolo, grande sognatore tra il cielo e il mare”

OSTUNI - La chiesa stracolma di dolore e dall’altare le parole di conforto del parroco, don Franco Blasi, arrivano al cuore dei familiari, dei parenti e degli amici di Antonio D’Amico Tanzarella: “Amava il cielo come il mare, spazi infiniti che aiutano a riflettere, a sognare. E proprio come un piccolo, grande aviatore, Antonio ci lascia il ricordo straordinario dei suoi viaggi e il suo sorriso, per sempre vivo”. Nel giorno del lutto in tanti si sono stretti stamane attorno alla famiglia dello sfortunato pilota ostunese, deceduto venerdì scorso, stroncato dai traumi riportati a seguito del gravissimo incidente occorsogli mentre era alla guida del suo elicottero.

OSTUNI - La chiesa stracolma di dolore e dall’altare le parole di conforto del parroco, don Franco Blasi, arrivano al cuore dei familiari, dei parenti e degli amici di Antonio D’Amico Tanzarella: “Amava il cielo come il mare, spazi infiniti che aiutano a riflettere, a sognare. E proprio come un piccolo, grande aviatore, Antonio ci lascia il ricordo straordinario dei suoi viaggi e il suo sorriso, per sempre vivo”. Nel giorno del lutto in tanti si sono stretti stamane attorno alla famiglia dello sfortunato pilota ostunese, deceduto venerdì scorso, stroncato dai traumi riportati a seguito del gravissimo incidente occorsogli mentre era alla guida del suo elicottero.

A rendergli l’estremo saluto , una folla immensa, che ascolta commossa l’omelia del sacerdote, con gli occhi e i pensieri rivolti alla bara: “Caro Antonio, per prima cosa vorremmo dirti che per tutti noi, qui in terra, è difficile accettare la tua morte. Così giovane, così pieno di vita. La tua assenza è incolmabile. Il tuo ricordo e la fede, nella certezza della resurrezione, daranno ai tuoi familiari, ai tuoi amici, a tutti coloro che ti hanno voluto bene la forza di reagire”.

Così don Franco Blasi, parroco della Chiesa di San Luigi, lo ha salutato durante l’omelia, di fronte ad una folla che non riesce a frenare la  commozione, quando dal pulpito è arrivato a prendere la parola un amico fraterno di Antonio. Stesso nome, stesse passione per il mare e la pesca, stessi sogni: “Potrei scrivere un libro per ricordare tutte le giornate trascorse insieme. Lo sai che mi piace scrivere, Antò, e prima poi lo stamperò per davvero. Sappi che non ti dimenticheremo mai. Non ti dimenticherò mai. Vivrò anche per te. E con il tuo ricordo sempre nel cuore”. Un messaggio  strozzato dal pianto e spezzato dagli applausi. All’uscita dalla chiesa, l’ultimo straziante applauso, a sorreggere i congiunti e ad accompagnare la bara verso l’ultimo viaggio.

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