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Cronaca

Provincia e Comune non si mettono d'accordo: litoranea ancora al buio

Le beghe burocratiche continuano a prevalere sull'interesse collettivo. La strada litoranea a nord di Brindisi è ancora a corto di illuminazione. Il prossimo maggio, ricorrerà il primo "anniversario" dello spegnimento dei lampioni della pubblica illuminazione

BRINDISI – Le beghe burocratiche continuano a prevalere sull’interesse collettivo. La strada litoranea a nord di Brindisi è ancora a corto di illuminazione. Il prossimo maggio, rocirrerà il primo “anniversario” dello spegnimento dei lampioni della pubblica illuminazione situati lungo la strada provinciale 41, nel tratto compreso fra Punta Serrone e località Giancola.

Già, perché la direttrice è tuttora di proprietà della Provincia: ente sull’orlo della dismissione che non ha le risorse economiche per ripristinare il servizio, riparando i danni causati dai ladri di rame lo scorso anno. L’iter per la cessione del bene al Comune di Brindisi è in una fase di stallo che si protrae da mesi. La scorsa estate, come noto, il consiglio comunale di Brindisi approvà una delibera che dava il via libera all’acquisizione della strada.

Un paio di mesi fa, anche la Provincia adottò un provvedimento che apriva le porte al passaggio di proprietà del bene. I tecnici comunali, però, non intendono farsi carico di un impianto non funzionante, con la prospettiva di dover spendere del denaro per rimetterlo in sesto. Forse è per questo motivo che lo scorso 25 febbraio l’amministrazione comunale disertò un sopralluogo tecnico con i funzionari della Provincia programmato sulla litoranea. Non solo. Anche un secondo incontro programmato per venerdì scorso, 4 marzo, è stato rinviato a data da destinarsi.

Andando avanti di questo passo, anche la prossima estate, quando migliaia di brindisini (e turisti stranieri) si riverseranno quotidianamente versoPietro Scovino-2 spiagge e stabilimenti balneari, la litoranea rimarrà nell’ombra, con seri rischi per l’incolumità di automobilisti e pedoni. Fra i residenti delle decine di villette che sorgono nei pressi della strada provinciale 41, uno dei più combattivi è il poliziotto in pensione Pietro Scovino.  Questi lo scorso novembre diede mandato all’avvocato Marco Masi di depositare un esposto con ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio a carico di ignoti, presso la procura della Repubblica di Brindisi (nella foto a destra, Pietro Scovino).

Prima di interessare l’autorità giudiziaria, Scovino, sempre tramite l’avvocato Masi, scrisse anche una lettera al prefetto, segnalando le condizioni di grave disagio in cui vivono decine di famiglie. E non si tratta di villeggianti, ma di cittadini che risiedono lì tutto l’anno. “Sono trascorsi 10 mesi da quando i lampioni si sono spenti – dichiara a BrindisiReport Scovino – e da allora nulla è cambiato. Abbiamo paura per la nostra sicurezza. Abbiamo paura di attraversare la strada a piedi dopo il tramonto. Ci sentiamo completamente abbandonati dalle istituzioni locali”. Scovino, lo scorso 25 febbraio, prese parte al sopralluogo disertato dall’amministrazione comunale.

L'avvocato Marco Masi-2“Io – dichiara l’ex poliziotto – un’altra residente e due funzionari della Provincia aspettammo per un’ora nel luogo prestabilito, ma non venne nessuno del Comune. Noi continuiamo a coltivare la speranza che la situazione si sblocchi. Che gli enti interessati trovino una soluzione per ripristinare il servizio. Paghiamo regolarmente le tasse e abbiamo diritto agli stessi servizi di cui beneficiano gli altri cittadini”. E anche in questa occasione Scovino esprime l’auspicio che non si debba aspettare la tragedia, prima di riportare la luce sulla litoranea (a sinistra, Marco Masi). 

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