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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Aperto il portellone del Norman Atlantic: stiva piena di veicoli carbonizzati

Le carcasse di auto e Tir completamente carbonizzate, come era logico aspettarsi, riempiono la stiva del traghetto Norman Atlantic. Il portellone dell’imbarcazione, ormeggiato nel porto di Bari, è stato aperto stamani. Sono trascorsi poco più di 5 mesi dalla notte del 28 dicembre del 2014, quando la nave naufragò a seguito di un incendio sviluppatosi al largo delle coste albanesi

BRINDISI – Le carcasse di auto e Tir completamente carbonizzate, come era logico aspettarsi, riempiono la stiva del traghetto Norman Atlantic. Il portellone dell’imbarcazione, ormeggiato nel porto di Bari, è stato aperto stamani. Sono trascorsi poco più di 5 mesi dalla notte del 28 dicembre del 2014, quando la nave naufragò a seguito di un incendio sviluppatosi al largo delle coste albanesi, in navigazione verso Ancona. Undici persone morirono nel naufragio. Sono ancora 18 i dispersi.

L’apertura del portellone permetterà di appurare se vi sono ancora delle salme nella pancia del relitto e soprattutto renderà possibile l’avvio delle attività tecniche per stabilire le cause del rogo. Le operazioni propedeutiche all'apertura del portellone sono iniziate la scorsa settimana. I tecnici, con la collaborazione e il controllo dei Vigili del Fuoco, degli uomini della Capitaneria di Porto, della Guardia di Finanza e della Polizia, hanno tagliato con la fiamma ossidrica i pistoni del portellone, agganciandolo a due gru.

Quindi, hanno lentamente abbassato la struttura in ferro adagiandola sulla banchina di fronte al terminal crociere del porto di Bari. Il tutto sotto lo sguardo del procuratore del Tribunale di Bari Giuseppe Volpe. Gli accertamenti saranno eseguiti nell'ambito di un incidente probatorio chiesto dalla procura di Bari che indaga sul naufragio.

Nel lasciare il porto dopo l’apertura del portellone, il procuratore Volpe ha commentato: "Abbiamo trovato la situazione che ci aspettavamo e siamo soddisfatti dei tempi". "Abbiamo messo in sicurezza il relitto dopo l'incendio, poi lo abbiamo rimorchiato a Bari e qui saranno effettuati tutti gli accertamenti", ha spiegato Volpe. "Un'operazione così grande e delicata - ha continuato il capo della procura - poteva richiedere anche più tempo, ma noi siamo riusciti a fare tutto in cinque mesi".

Una volta aperta la poppa della nave, saranno prelevati campioni dei liquidi che si trovano all'interno del ponte perché vengano analizzati dall'Arpa che dovrà dare indicazioni per lo smaltimento, al fine di evitare eventuali danni ambientali. A partire dall'11 giugno si procederà poi allo svuotamento (tecnicamente chiamato “smussamento”) del relitto e i tecnici nominati dal gip nell'ambito dell'incidente probatorio saliranno a bordo. Le attività tecniche si concluderanno entro i prossimi sei mesi.

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