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Cronaca

Arrestato per rapina, evade dai domiciliari per amore

Domenico Di Santantonio, 28 anni, di Brindisi, trovato a casa della fidanzata: tenta di fuggire sul terrazzino

BRINDISI – Cherchez la femme, dicono (i francesi). Niente di più vero quando si è innamorati, ma si è costretti a stare lontani, peggio ancora quando si è agli arresti. Domenico Di Santantonio, 28 anni, di Brindisi, ai domiciliari per rapina in una gioielleria, ha fatto perdere le sue tracce per sei giorni: è stato trovato a casa della fidanzata. E portato in carcere.

L’evasione per amore

DI SANTANTONIO Domenico, classe 1990-3L’evasione, costata un’ulteriore accusa al giovane brindisino, è stata denunciata dai responsabili della comunità in provincia di Lecce della quale Di Santantonio (nella foto accanto)  era ospite. Qui doveva restare ristretto per effetto del provvedimento del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto del 20 giugno scorso, in accoglimento dell’istanza presentata dal difensore. Il gip aveva riconosciuto l’attenuazione della misura, disponendo il trasferimento dal carcere di via Appia, ma in cella è tornato ieri sera, quando i carabinieri lo hanno stanato. Del brindisino si erano perse le tracce lo scorso 3 luglio. Non era nella sua stanza. Svanito nel nulla.

Le ricerche dei carabinieri

Le ricerche sono state affidate ai militari di Brindisi, partendo dai luoghi abitualmente frequentati. I carabinieri hanno fatto centro quando ieri sera si sono presentati a casa di una ragazza residente a Brindisi, già convivente di Di Santantonio.

Hanno suonato al citofono, ma non hanno ottenuto risposta. Gli uomini dell’Arma che erano appostati sul lato posteriore dell’immobile, hanno visto alzare la tapparella della camera da letto dell’appartamento posto al piano rialzato: il brindisino avrebbe tentato la fuga attraverso il terrazzino di pertinenza per raggiungere i balconi vicini. Piano fallito a stretto giro. Di Santantonio, infatti, è rientrato nell’appartamento, ha aperto la porta e si consegnato ai militari che lo hanno arrestato contestato l’evasione dai domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip del Tribunale di Brindisi.

L’inchiesta per la rapina a Sava

Pende a Taranto, per competenza territoriale, l’inchiesta sulla rapina in una gioielleria di Sava, centro della provincia ionica, consumata il 3 febbraio scorso. Di Santantonio è stato identificato come uno dei due banditi che, a volto scoperto, fecero irruzione nell’oreficeria. E’ stato incastrato dalle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza.

Stando alla ricostruzione dei fatti, il giovane e il complice, sarebbero entrati fingendo di essere clienti, senza destare alcun sospetto. Chiesero alla titolare e al marito di vedere alcuni braccialetti per un regalo, copione già visto in occasioni simili. Mentre i due erano girati per prendere i rotoli contenenti i preziosi, uno dei banditi impugnò una pistola e l’altro scavalcò il bancone riuscendo a impossessarsi di gioielli del valore di diecimila euro.

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