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Cronaca Centro Storico / Viale Lilla Vincenzo

Assalto con pistola e coltello al bar: preso il complice che sfuggì alla cattura

E' stata arrestata anche la seconda persona coinvolta nella cruenta rapina messa a segno la sera del 14 marzo all'interno del bar Dandy di viale Vincenzo Lilla, nel centro di Francavilla Fontana. Si tratta di Crocifisso Ardito, 25 anni, del posto. Il ragazzo è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Brindisi

FRANCAVILLA FONTANA – E’ stata arrestata anche la seconda persona coinvolta nella cruenta rapina messa a segno la sera del 14 marzo all’interno del bar Dandy di viale Vincenzo Lilla, nel centro di Francavilla Fontana. Si tratta di Crocifisso Ardito, 25 anni, del posto. Il ragazzo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Brindisi Paola Liaci, su richiesta del pm Giuseppe De Nozza. Le indagini sono state condotte dai carabinieri dell’aliquota operativa della locale compagnia, al comando del tenente Roberto Rampino.

Da quanto appurato dagli investigatori, Ardito entrò in azione insieme al 20enne Gianluca Miccoli Sartori, anche lui di Francavilla Fontana. I due Crocifisso Ardito-2irruppero nel locale, pieno di avventori, poco dopo le ore 23. Avevano entrambi il volto coperto da passamontagna. Uno impugnava un coltello. L’altro una pistola. Per alcuni minuti hanno tenuto sotto la minaccia delle armi i dipendenti e i clienti del bar, fra cui un ragazzino di 15 anni. Dopo essersi fatti consegnare l’incasso, pari a circa 300 euro, si diedero alla fuga. Ma all’esterno dell’attività commerciale incrociarono una pattuglia dell’aliquota operativa (nella foto a destra, Crocifisso Ardito).

I carabinieri fermarono subito Sartori. Ardito riuscì a dileguarsi. Nella vicina via Vecchia Sava, venne ritrovata e posta sotto sequestro anche la Smart con cui i banditi raggiunsero l’obiettivo. Tale rinvenimento si è rivelato decisivo per risalire all’identità del complice in fuga. Fra i vari oggetti recuperati nell’abitacolo, infatti, c’era anche un mazzo di chiavi.

Nelle ore immediatamente successive alla rapina, le forze dell’ordine hanno sondato la cerchia di persone frequentate da Ardito, fino a risalire all’intestatario dell’appartamento al quale corrispondeva quel mazzo di chiavi. Si trattava appunto di Ardito. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, non aveva ancora fatto in tempo a cambiare la serratura quando i militari si presentarono nella sua abitazione. Servivano però  elementi più consistenti per ricondurlo all’assalto armato. I carabinieri li hanno ottenuti grazie a quella che in sede processuale MICCOLI SARTORI Gianluca-2verrebbe definita una ripetizione dell’evento (nella foto a sinistra, Gianluca Miccoli Sartori).

Gli investigatori, insomma, si sono recati nel bar per simulare la rapina, ripetendo gli stessi movimenti dei rapinatori. Poi sono state messe a confronto le immagini della simulazione riprese dalle telecamere dell’esercizio commerciale, con quelle dell’irruzione armata, riprese dallo stesso impianto di videosorveglianza. Con la scala metrica sono stati segnalati dei vari punti, che hanno portato a individuare l’altezza e la corporatura del complice sfuggito alla cattura. Queste combaciavano con le caratteristiche fisiche di Ardito.

Il francavillese è stato prelevato alle prime luci del giorno dalla sua abitazione e accompagnato presso la  casa circondariale di via Appia. Il fiuto investigativo dei carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana coordinati dal capitano Nicola Maggio e l’accuratezza del sopralluogo effettuato subito dopo il fatto sono stati fondamentali per chiudere il cerchio. 

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