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Cronaca Fasano

Assalto armato: bottino da 60 mila euro

FASANO - Sequestrati e rapinati. Forze dell’ordine sulle tracce dei banditi. E le indagini puntano sul sud barese. Un assalto in piena regola, quello messo a segno ai danni dei titolari della pescheria “Adriatica”, a Savelletri, nel cuore della marina di Fasano. Tommaso e Francesco D’Alessandro, padre e figlio, la notte tra sabato e domenica sono rimasti per alcuni, interminabili minuti in balia dei banditi. L’agguato è scattato lungo la provinciale Fasano-Savelletri.

FASANO - Sequestrati e rapinati. Forze dell’ordine sulle tracce dei banditi. E le indagini puntano sul sud barese.

Un assalto in piena regola, quello messo a segno ai danni dei titolari della pescheria “Adriatica”, a Savelletri, nel cuore della marina di Fasano. Tommaso e Francesco D’Alessandro, padre e figlio, la notte tra sabato e domenica sono rimasti per alcuni, interminabili minuti in balia dei banditi. L’agguato è scattato lungo la provinciale Fasano-Savelletri. In quattro, armati di pistole e  fucili, a bordo di una Bmw scura, hanno atteso all’uscita di una curva il figlio dell’imprenditore commerciale fasanese. Dopo aver speronato e bloccato l’utilitaria della vittima, i rapinatori, che avrebbero palesato uno spiccato accento barese, hanno costretto con la forza il giovane a salire a bordo della loro auto. Lungo il tragitto il terrore. Il commando avrebbe iniziato a picchiare brutalmente il giovane e sotto la minaccia delle armi si sarebbero fatti condurre presso la sua abitazione. Obiettivo, la cassaforte. Dapprima il giovane avrebbe tentato di opporre resistenza, chiarendo di non essere in possesso delle chiavi. A quel punto i banditi hanno costretto Francesco D’Alessandro a contattare telefonicamente il padre, invitandolo a raggiungere la zona dove si trovavano in quel momento. Il genitore convinto che il figlio fosse stato coinvolto in un incidente con l’auto, si è precipitato nel posto indicatogli ma appena arrivato è stato anche lui sequestrato e malmenato: “Svuotate la cassaforte e non vi accadrà nulla”. L’imprenditore non aveva altra scelta: consegnare le chiavi. Il figlio, pistola puntata alla spalla, si è diretto con due dei quattro rapinatori presso l’abitazione di famiglia, situata nel centro di Savelletri. Uno shock anche per la madre del giovane (nonché moglie dell’imprenditore). A quel punto D’alessandro junior ha aperto la cassaforte dalla quale i banditi hanno trafugato 40 mila euro in contanti, oltre a orologi Rolex e ad oggetti in oro, per un colpo complessivo da 60.000 euro.

Incassato il bottino, i banditi hanno continuato a tenere in ostaggio il giovane e con lui sono tornati nel punto dell’agguato, in aperta campagna, lì dove il quarto complice nel frattempo aveva trattenuto sotto sequestro il padre. Soltanto a quel punto padre e figlio sono stati lasciati liberi, mentre il gruppo armato, ricompostosi a bordo della Bmw, si dava alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. Scattato l’allarme, sul posto sono giunti i militari della Compagnia dei carabinieri di Fasano. Ricerche, controlli e perquisizioni da sabato notte sono in corso tra le provincie di Brindisi e Bari. Le indagini puntano a fare luce sul gravissimo assalto.

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